“Gli avversari di Salvini devono trovare una via diversa da quella giudiziaria per combatterlo”

“Il segretario della Lega vuole dimostrare che la sicurezza dell'Italia è incompatibile con lo stato di diritto”. L'intervento di Claudio Cerasa ad Agorà. Che cosa serve per governare l'immigrazione e non per respingerla

Claudio Cerasa

“Mi auguro che Salvini non vada a processo”, dice il direttore del Foglio, Claudio Cerasa, ospite di Agorà su Rai 3, “ma non penso sia uno scandalo se si voterà sì all'autorizzazione a procedere. Perché in questo caso non c'è accanimento, né volontà di fare politica attraverso le procure. C'è la presa d'atto di un atteggiamento politico preciso espresso da Salvini: l'idea – rivendicata dal segretario leghista – che i voti ricevuti ti permettano di considerarti al di sopra della legge”.

 
Leggi l'articolo di oggi di Claudio Cerasa

 

“Invece - prosegue Cerasa – c'è un principio importante che dovrebbe costituire il vero processo politico a Salvini. Quando si parla di diritto del mare ci sono alcuni doveri a cui gli stati devono adempiere. Salvini sta cercando di dimostrare anche in queste ore che la sicurezza dell'Italia è incompatibile con lo stato di diritto, con il diritto del mare, e con l'umanità. Un atteggiamento controproducente anche per l'Italia, che non ha bisogno per gestire e governare l'immigrazione ha bisogno di più integrazione, solidarietà, presidi europei. Salvini ha provato a instillare meccanismo diverso: non volere governare l'immigrazione ma respingerla. Mi piacerebbe che chi combatte Salvini trovasse una via diversa a quella giudiziaria per combatterlo attraverso la via politica”.

Di più su questi argomenti:
  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.