“Sull'immigrazione il Pd si fa dettare l'agenda dal M5s”. L'attacco di Della Vedova

Per il segretario di + Europa i Dem “non hanno abolito i decreti Sicurezza di Salvini: oggi, nei fatti, accettano le politiche della Lega”. L'Ue deve essere coinvolta sul tema: “Non è più tollerabile che chi arriva in Italia sia un problema dell'Italia”

Quello delle migrazioni “sarà un problema con il quale dovremo convivere”, ha detto – in un ciclo di interviste ai leader dei partiti su SkyTg24 – il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova. “Dobbiamo puntare al coinvolgimento dell'Unione europea e l'Italia ha smesso di parlarne. Va posta un questione di diritto, noi dall'Europa per i migranti non dobbiamo pretendere solo soldi e risorse ma dobbiamo cambiare il quadro giuridico: non è più tollerabile, dal punto di vista del diritto europeo e dei diritti umani, che chi arriva in Italia sia un problema dell'Italia. Arrivano a Lampedusa perché ritengono di sbarcare in Europa, quindi deve diventare un problema europeo. Questo vale per il governo, che deve porre la questione, ma vale ancora di più per Salvini e l'opposizione, perché i peggiori nemici dell'Italia sui migranti sono i migliori amici di Salvini”. 

  

Sulle migrazioni il Pd non può parlare perché non ha abolito i decreti Sicurezza di Salvini

“Trovo intollerabile che il Pd prenda parola sulle migrazioni. Il Pd deve decidere se è un tema che riguarda la sopravvivenza della maggioranza e allora si aboliscano i decreti sicurezza, che sono ancora lì come li aveva fatti Salvini e non sono state fatte neanche le modifiche indicate dalla presidenza della Repubblica, ma anche sulla Libia hanno votato a favore. Allora se si tengono i decreti sicurezza secondo me non dovrebbero parlare, se parlano si ricordino che sono una forza decisiva della maggioranza che si fa dettare l'agenda su tutto dal M5s e se vogliono dettino l'agenda su questo. Il M5s stava con Salvini e non ha cambiato idea sui migranti, il Pd stava contro Salvini e oggi nei fatti accetta le politiche di Salvini. O cambiano le cose oppure stanno zitti, non si può avere buona coscienza a buon mercato”.