Matteo Renzi (LaPresse)

Renzi sulla prescrizione: “Non diventeremo mai grillini”

Polemiche dopo il voto di Iv con il centrodestra in commissione Giustizia. L'affondo dell'ex premier: “Non abbiamo rotto la maggioranza ma difeso lo stato di diritto, anche senza il permesso di vecchi e nuovi populisti”

“Abbiamo fatto un governo insieme per mandare a casa Salvini, non per diventare grillini”. All'indomani del voto di Italia viva con l'opposizione in commissione Giustizia sull'emendamento M5s soppressivo del ddl Costa sulla prescrizione, Matteo Renzi fa il punto sul dossier e difende la scelta del suo partito. A chi stigmatizza l'abbraccio di Iv con il centrodestra, l'ex premier ribatte che è piuttosto il Pd, insieme a Liberi e uguali, che alla fine ha deciso di dare ancora una volta fiducia al suo alleato di governo pentastellato, rinnegando i princìpi fondamentali del diritto e del giusto processo. È un segno della trasformazione del Pd, dice Renzi, in una nuova forza populista.

  

  

    

“I titoli di oggi sono fantastici: Renzi spacca la maggioranza”, scrive Renzi sul suo profilo Facebook. “Guardiamo i fatti: c’era una legge sulla prescrizione voluta dal Pd e dal ministro Orlando. Poi sono arrivati i populisti gialli-verdi e con i voti leghisti e grillini hanno cambiato la legge eliminando la prescrizione e rendendo i cittadini imputati a vita. Un obbrobrio giuridico. Noi ieri abbiamo votato per ripristinare la legge dei nostri Governi, cancellando le misure giustizialista e populiste. Mi dispiace solo che il Pd abbia scelto di seguire i grillini anche su questo, andando purtroppo a rimorchio dei Cinque Stelle. Non abbiamo rotto la maggioranza, abbiamo solo difeso lo stato di diritto. Continueremo a farlo, anche senza il permesso dei populisti: populisti nuovi e populisti vecchi”. 

   

 

“Come gli capita, Renzi bluffa”, ribatte il responsabile Giustizia del Pd, Walter Verini, facendo osservare che “ieri, infatti, Italia Viva ha votato con Salvini e con la destra per impedire, sostanzialmente, l'avvio della riforma del processo penale che non si limita solamente alla riforma della prescrizione, ma punta a garantire il giusto processo”. E il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, a Circo Massimo su Radio Capital, ricorda che “la scorsa settimana c'è stato un vertice sulla giustizia in cui sono state raccolte diverse sensibilità e Conte ha fatto una proposta di mediazione. Tutte le forze di maggioranza, a parte Iv, hanno deciso di andare avanti”.