Il Pd si scopre del tutto nudo di fronte allo stop alla prescrizione
La riforma Bonafede e il tavolo della maggioranza. In gioco, per i dem, c’è anche l’identità di partito riformista-garantista
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Andare a vedere il bluff sulla prescrizione
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La repubblica dei pm non va in prescrizione
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Lettera di un deputato del Pd sull'orrore del processo senza fine
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Abrogare la legge sulla prescrizione
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Per capire lo stato di salute del Pd guardate cosa fanno i giovani
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Ahi: le modifiche sulla prescrizione sono una toppa peggiore del buco
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Tempo senza giustizia
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Renzi sulla prescrizione: “Non diventeremo mai grillini”
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Il peso della giustizia ingiusta
Roma. Un vertice di maggioranza (ieri sera), alla presenza del premier Giuseppe Conte e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, per decidere che cosa fare (o non fare). In gioco c’è l’urgenza di attutire (per non dire cancellare) l’effetto della riforma Bonafede, lo stop alla prescrizione entrato in vigore il primo gennaio tra le proteste delle Camere penali e di chi, da osservatore o da addetto, ha sottolineato l’orrore potenziale di un “processo senza fine” e la discesa in un gorgo di disequilibrio tra poteri, non in linea con i princìpi di uno stato di diritto.
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- Marianna Rizzini
Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.