Ecco il programma del BisConte. Segui la diretta da Montecitorio

Il governo giallorosso si presenta alla Camera dei deputati per la fiducia. Crescita, immigrazione e rapporti con l'Ue al centro del discorso del premier

La squadra del governo “Conte bis” si presenta a Montecitorio per ottenere la fiducia. Dopo la Camera dei deputati, domani sarà la volta dell’esame del Senato. Il premier spiegherà il suo programma di riforme: una trentina di punti focalizzati su crescita economica, migranti e rapporti con l’Ue. Si capirà così, in termini più precisi, in che modo il nuovo governo intenda dare una svolta e chiudere con l’esperienza populista della precedente alleanza gialloverde. I numeri dovrebbero essere dalla parte del governo giallorosso e non sono previste sorprese: la maggioranza assoluta a Montecitorio (si ipotizza quota 340) e a Palazzo Madama (163) dovrebbe essere blindata dai voti di M5s, Pd e LeU oltre a quelli di alcuni deputati del Gruppo misto e degli Italiani all’estero. Contrari invece la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

 

Dai punti programmatici di Conte ci si attende un deciso cambio di direzione in senso europeista, sia sul tema dei conti pubblici (i tempi per la presentazione del nuovo Documento di economia e finanza sono piuttosto stretti), sia per elaborare un piano condiviso con gli altri stati dell’Ue per la redistribuzione dei migranti. Già mercoledì, una volta ottenuta la fiducia di entrambi i rami del Parlamento italiano, il premier è atteso a Bruxelles per un incontro con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Si parlerà delle prospettive future dell’esecutivo giallorosso, ma anche di Paolo Gentiloni, il nome proposto dall’Italia nei giorni scorsi per il Berlaymont e che dovrebbe ottenere un portafoglio di prestigio.

 

Intanto, in contemporanea con il discorso di Conte alla Camera, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si presenteranno fuori da Montecitorio per partecipare alla manifestazione di protesta contro il nuovo esecutivo e chiedere di nuovo il ritorno alle urne. In piazza ci saranno solo bandiere tricolore, ha annunciato la leader di FdI: niente vessilli di partito per denunciare quello che l’opposizione definisce un “inciucio” che – secondo Salvini e Meloni – ha tolto agli italiani il diritto di decidere. Sarà assente Forza Italia, che ha deciso invece di portare avanti l’opposizione al governo nelle sedi istituzionali.