La nave Mare Jonio a Lampedusa con 49 migranti a bordo (foto LaPresse)

Allegra abiura

Giuliano Ferrara

Difensori in azione dello stato di diritto, della democrazia, nella civiltà nella quale mi riconosco. Viva gli antagonisti

Orsetti era un anarchico nella guerra di civiltà. Casarini è un disobbediente nella guerra di civiltà. Questi dei centri sociali mi volevano sempre menare, e io li volevo arrestare, come un Truce qualunque. Abiuro (speriamo abiurino anche loro). Non mi piace l’idealismo. Sono stato condizionato dal dilagare delle Brigate rosse e della Rote Armee Fraktion durante la mia gioventù militante: sentivo l’idealismo come una minaccia. Sono stato condizionato dal dilagare del moralismo bacchettone nelle età successive, tipo De Vito, tipo le arance, tipo Davigo, tipo Di Pietro: sentivo l’idealismo come una scemenza minacciosa. Un altro mondo è decisamente impossibile. Specie con le manette. Anche con le treccine, il massimo sarebbe correggere quello che c’è. Alle moltitudini preferisco da sempre i partiti, e dalla metà degli anni Ottanta quelli anticomunisti. Abbiamo fatto per molti anni e facciamo un giornale concepito apposta perché loro non lo leggano. Abiuro. Non saranno liberali, ma sono gagliardi. Sanno anche stare dalla parte giusta, non quella snobberia di tifare per il torto, e con un impegno personale invidiabile. Ho pensato mille volte che cosa si potesse fare contro i tagliagole e contro i truci. Loro lo hanno fatto e lo stanno facendo

      

Viva gli antagonisti, se siano gli unici a difendere in azione la democrazia rappresentativa, lo stato di diritto, la civiltà nella quale mi riconosco. Amedeo Ciaccheri sindaco di Roma subito. Luca Casarini al posto di Toninelli in un governo di centro-sinistra-estreme. Toni Negri alla pubblica istruzione? Forse anche. Non ho più limiti. Imma Battaglia alla famiglia? Perché no? E non è questione di destra o di sinistra. Ho visto che Alain de Benoist detesta Bolsonaro, e diffida di Trump, c’è scritto sulla rivista di Marco Tarchi: subito al Viminale, l’uno o l’altro. Le abiure sono abiure. Se i bru bru veronesi sequestrano Ratzinger e il rosario, mi sembra impossibile trastullarsi con la differenza tra forma e sostanza sottilizzata da Sua Eminenza Reverendissima Pietro cardinal Parolin. Se la giustizia penale mette sotto scacco quelli che sparano alle truppe dello stato islamico, pericolosi criminali, sono contro la giustizia penale. Certe cose bisogna avere la faccia tosta di riconoscerle. Resto un realista, la diffidenza per ogni forma di idealismo è parte di me, della mia esperienza, trovo in genere gli idealisti degli ipocriti: ma questi sono diversi. 

     

Ai tempi del G8 di Genova per scelta e obbligo mi rifugiavo ai Magazzini del cotone, e da lì mi collegavo con Gad Lerner che preferiva le moltitudini, tra le quali sia agitavano Agnoletto e Casarini. Quando gli hanno tirato un riflettore in faccia, ho riso e goduto: hai visto che bei tipini, Gad? Mi saprà scusare? Sentivo la protezione di stato come un privilegio, e lo sfregio al dialogante come un risarcimento. Sulla banalità di Saviano, risvolto della malefica Mgm, ho detto tutto quello che potevo dire, ma non è lontano forse il tempo in cui abiurando e abiurando riuscirò a trovare un grano di moralità perfino nella banalità (e Dio mi perdoni per averlo anche solo pensato). Così va la vita quando il mondo infame e cane gira e rigira la frittata.

  • Giuliano Ferrara Fondatore
  • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.