Il partito della nazione forse funziona solo in Francia, ma il partito della ragione è forte e può salvare anche l’Italia
25 Aprile 2017 alle 06:00
Un momento di un comizio di Macron. Foto Boivin Samuel/ABACA
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lupimor
25 Aprile 2017 - 15:03
“… la rivoluzione populista si è fermata, è ora di lanciare una contro-rivoluzione democratica ed europeista per trasformare l’Europa nel nuovo e vero baluardo dell’occidente:” Così giustamente scrive il direttore. Non so se abbia piena consapevolezza, l’entusiasmo a volte mette in sordina la ragione, che si tratterebbe di un 1789 alla decima potenza e postula un riscrizione totale degli attuali scenari geopolitici mondiali. Rimettere un Europa, obbligatoriamente diversa dall'attuale, questo ha detto Macron, al centro del mondo come lo è stata per millenni, esula dalle mie modeste capacità “razionali” e, da quelle, ben più grandi, del principio di realtà. In ogni modo, auguri sinceri.
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lupimor
25 Aprile 2017 - 15:03
Al direttore – Cosa s’intende per “ragione”?. Treccani : “La facoltà di pensare, la facoltà che guida a discernere il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male, alla quale si attribuisce il governo o il controllo dell’istinto, delle passioni, degli impulsi, ecc.;” Può valere per la singola persona. Applicare questa definizione a 50 milioni di elettori non è corretto e possibile. Nel 2017 le aggregazioni dei consensi e dei voti si formano solo in base alle “aspettative” del soddisfacimento o al mantenimento di “prosaici, terreni, interessi di status, vantaggi e prebende” Caro Claudio, il consenso va dove le masse pensano, credono e s’illudono di trovare quel “soddisfacimento” Ovvio possano infiammarsi, entusiasmarsi, sentirsi protagoniste, poi i nodi vengono al pettine. I NO, ultimi quelli della consultazione Alitalia, sono l’antitesi, la negazione assoluta della ragione. Comprendo, condivido, sostengo il suo appello, "ragionevole", ma “masse ragionanti” è un ossimoro.
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luigi.desa
25 Aprile 2017 - 13:01
Cerasa scrive sempre argomentando in modo impeccabile conoscendo bene le sabbie mobili della politica,ma io continuo a provare disagio per la moda di chiusure drastiche avverso partiti e movimenti politici, manco predicassero i campi di sterminio , negassero la libertà di pensiero, dissenso negato, leggi illiberali , Ceka e Ghestapo a gogò ,fantasmi di Lenin Hitler Mao e Trump vivo. Così ricordo che quando in età giovine lessi l'aforisma di Voltaire ,che si sarebbe fatto ammazzare pur di poter dare voce anche a un suo nemico, chiosai :' sì così sapendo quello che penso potrai perseguitarmi meglio, fijo dena '. Attendo che Marine si tagli corti i capelli li tinga in nero e metta baffetti alla Chaplin sotto il naso.L'ultimo liberale in Italia è stato Luigi Einaudi e in Europa non ricordo .Forse Montesquieu o Stuart Mill . Il lungo elenco di Vip ,secolo scorso e attuale,spacciati per liberali sono tali nel senso che hanno comportamenti spontaneamente benevoli verso gli altri. Così è
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mauro
25 Aprile 2017 - 14:02
Perchè, caro Desa, non vuol riconoscere le sacrosante preoccupazioni delle anime belle, terrorizzate da Marine? La cui vittoria avrebbe negativamente influito sull'Italia, che invece va bene come va, e avrebbe messo l'Europa alla mercè di Trump e di Putin, Dio ne scampi, che delle anime belle disturbano i sogni di infinito accogliente progresso. Progresso accogliente il cui continuare sarà almeno di consolazione alle anime belle nazionali quando, strettamente in coppia con la Merkel, il nostro salvatore Macron farà all'Italia ogni genere di servizietti senza vaselina.
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lorenzolodigiani
25 Aprile 2017 - 13:01
Caro Cerasa, immaginiamo se, per "accidente, Le Pen vincesse al ballottaggio quali sarebbero le ripercussioni per l'Europa e per l'Italia, di cui il futuro ci preme. La dissoluzione progressiva della prima subirebbe un'accelerazione e,così indebolita, dovrà vedersela con i, non proprio amici Trump e Putin. Al suo interno gli Stati chiederebbero dosi sempre maggiori di sovranità. Quanto al nostro paese non si dovrebbe sottovalutare il viatico che riceverebbero le forze sfasciste nostrane, forse meno serie, ma comunque insidiose. Per questo riprendo la bella citazione di Wittgenstein, fatta ieri da Sechi: "fuori dalla logica, tutto e' accidente". Auspico che il 7 maggio la logica abbia il sopravvento.
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