Paolo Finzi “ha camminato per un'ora incontro a un treno”

Adriano Sofri

E' sempre stato anarchico e militante, ha diretto A, la rivista anarchica, ha studiato e scritto, è stato uno strenuo difensore di perseguitati. Si è fatto travolgere a Forlì lunedì pomeriggio

Paolo Finzi era un liceale di 18 anni appena compiuti quando fu fermato nella questura milanese dopo la strage alla Banca dell’Agricoltura. Fu fermato perché era anarchico, come Pino Pinelli. Da Roma, avrebbe raccontato un funzionario, ci avevano ordinato una retata così numerosa che anarchici e affini non bastavano, e andammo alla stazione a rastrellare un po’ di disgraziati. Finzi aveva un alibi e lo misero fuori. Anche Pinelli aveva un alibi. Paolo Finzi è sempre rimasto anarchico e militante, ha diretto A, la rivista anarchica, ha studiato e scritto, è stato uno strenuo difensore di perseguitati, ha avuto un sodalizio fecondo e fedele con Fabrizio De André. Ho avuto rapporti solo distanti con lui, anche se molto affettuosi; lo dico perché non ho saputo né immaginato la sua lunga tristezza, che gli era diventata insostenibile. Era a Forlì per una comune circostanza, poi, come ha scritto suo fratello Enrico, “ha camminato per un’ora incontro a un treno, che poi veloce l’ha travolto”. Le cronache locali hanno intitolato “Era un anarchico lo sconosciuto che si è gettato sotto il treno”. Come una canzone, triste.

Di più su questi argomenti: