Che cosa dirà (o dovrebbe dire) Papa Francesco? Speranze, critiche e analisi della stampa americana

Redazione
Papa Francesco è atteso tra poche ore negli Stati Uniti dopo la visita a Cuba. La stampa americana propone diversi editoriali per celebrare l'evento. Gli articoli di National Catholic Reporter, Wall Street Journal, New York Times, Politico e Washington Post per capire come l'America aspetta l'arrivo di Bergoglio.

Papa Francesco è atteso tra poche ore negli Stati Uniti dopo la visita a Cuba. La stampa americana propone diversi editoriali per celebrare l'evento. Il National Catholic Reporter, a firma di Martin O'Malley, si sofferma sul senso che i cittadini americani devono trarre dalla tappa statunitense del pontefice. "In un tempo fatto di diseguaglianza crescente, povertà, incertezza e agitazioni, potremo essere una forza di riconciliazione?", si chiede l'editoriale, che si concentra sulle politiche dell'immigrazione e sull'accoglienza dei profughi, temi su cui il Papa ha già rivolto un appello alla solidarietà e su cui anche gli Stati Uniti, continua O'Malley, devono dare il proprio contributo.

 

Critico il Wall Street Journal, che in un articolo piuttosto duro di William McGurn, si concentra sulle dichiarazioni di Papa Francesco a proposito del sistema capitalistico contemporaneo che secondo il Pontefice, "marginalizza ed esclude i più poveri" a vantaggio dei più ricchi. "L'attacco del Papa all'economia globale suggerisce la sua convinzione nell'idea fondamentalmente scomposta secondo cui nel mondo la competizione è esaltata a discapito della cooperazione, dove i ricchi crescono sfruttando i poveri". Eppure, continua McGurn, è vero l'opposto: "E' chiaro, guardando al mondo attuale, che più impedimenti vengono messi alla competitività dei mercati, più la vita è dura per coloro che si trovano in fondo alla scala sociale". "Come è possibile che critici come Papa Francesco non riescano ad accorgersene?", si chiede l'editoriale.

 

Il New York Times prova a "usare" la visita del Papa chiedendo apertamente al Pontefice di dire sì a contraccezione e controllo delle nascite. Il quotidiano liberal americano prova anche a dare una sua versione dello stato della chiesa cattolica, descritta come "in agitazione" da un pezzo lungo di Laurie Goodstein. Dimenticate vescovi conservatori e battaglie culturali, suggerisce il Times, le diocesi statunitensi sono in difficoltà, animate da conflitti gravi causati dal numero crescente di immigrati, dai problemi di integrazione e dalle polemiche sorte a proposito della ridistribuzione delle risorse.

 

Politico si sofferma sull'impatto della visita del Papa nella politica interna americana. Sebbene il viaggio di Francesco susciti attesa in entrambi gli schieramenti, repubblicani e democratici, le reazioni sono abbastanza diverse, scrivono Rachael Bade e Lauren French: i primi sono piuttosto nervosi, i secondi pieni di speranza.

 

Il Washington Post pubblica invece una guida piuttosto sintetica ma accattivante (com molte immagini) per capire dove si recherà il Papa a Washington, il tipo di liturgia che celebrerà e quali abiti sacri indosserà. Una sorta di vademecum per il lettore americano, rivolto più ai non cattolici, per comprendere meglio il viaggio.