Bello Figo è sempre lo stesso e trolla di nuovo la destra sgraziata

David Allegranti

Il video musicale girato, senza autorizzazione, all’Università di Pisa

Roma. Bello Figo è sempre lo stesso, non sa cantare, è sgraziato, è trash, ha la lisca, dice un sacco di parolacce, non paga affitto, vuole la “figa bianca”, il wi-fi e non vuole fare “l’opraio”. Adesso però frequenta pure l’università, non perché s’è iscritto ma perché è andato clandestinamente in quella di Pisa a girare uno dei suoi video: “Trombo a facoltà”, destinato a diventare – con tutta la pubblicità che gli stanno facendo l’Università di Pisa e la Lega – più pregevole e introvabile della banana di Cattelan o dei biscotti della Nutella.

 

“No ma non so più come fare / Ieri sera questa, sabato l’altra / Mi ci vuole o una spalla che mi dia una mano / O un cazzo di ricambio / Facoltà, trombo a facoltà / Facoltà, trombo a facoltà / Facoltà, trombo a facoltà”. E via così, Bello Figo “canta” in un crescendo di squisitezze così trash da essere al di là del bene e del male, accompagnato da svestite ragazze livornesi (qui sta la finezza geopolitica per chi è pratico di campanilismi toscani): “Sono un vero negro quindi io bacio duro / Un sacco di fighe bianche mi dicono ‘Mi piace come mi scopi-o’”, dice nel video, in parte girato all’interno delle aule dell’Università di Pisa.

 

Sicché, lui tromba non autorizzato a facoltà (o meglio a dipartimento), segnatamente quella di Economia, e la Lega presenta un’interrogazione parlamentare, annunciata dalla Donatella Legnaioli, perché non ha evidentemente niente di meglio di cui occuparsi. “Il rapper Bello Figo profana le aule della facoltà di Economia dell’Università di Pisa… VERGOGNA!”, scrive Susanna Ceccardi su Facebook a corredo di un video di sette minuti e ventisei secondi, dei quali sette minuti e ventisei sono più del necessario, sul “clippino porno”.

 

Se il ciclo di vita del dibattito pubblico sociologico odierno in cui politica e Facebook si uniscono perfettamente è quello di sempre, allora prevediamo che Bello Figo si unirà alla scia del video di Checco Zalone, alla già menzionata banana e a sopracitati biscotti. A Pisa, dove la Lega governa e sono piuttosto sensibili al decoro urbano, si sono già lanciati all’assalto di questo troll dell’Internet, diventato famoso giocando con le idiosincrasie degli italiani che assomigliano ad Alessandra Mussolini. “Abbiamo intrapreso tutte le iniziative necessarie volte a tutelare sia il patrimonio che la nostra immagine”, dice il rettore Paolo Mancarella. Giovedì nel frattempo il video è sparito da YouTube, cancellato dal suo autore. Il deputato leghista Flavio Di Muro che invece ha organizzato la finta proposta di matrimonio alla Camera mentre erano in discussione i fondi ai terremotati è sempre lì. Niente autorevoli interrogazioni in Parlamento, né “clippini” di sanzione pubblica per chi vorrebbe essere Bello Figo e invece è solo uno sfigato.

Di più su questi argomenti:
  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.