Tribunale di Firenze (foto Ansa)

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Tutti anti populisti, fino a velina contraria della procura amica

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Corre voce che dopo ben quattro archiviazioni la procura di Firenze abbia raccolto nuovi elementi su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri come possibili mandanti delle stragi mafiose del 1992-1993 (circa trent’anni or sono). I due sarebbero stati inseriti nel registro degli indagati per “concorso in strage”. Alla lettura di questa notizia, caro Cerasa, mi sono ricordato di quando il giornale satirico il Male uscì con l’imitazione della prima pagina di un importante quotidiano nazionale e con il seguente titolo di apertura: “E’ Ugo Tognazzi il capo delle Br”. 
Giuliano Cazzola 

 

L’Italia inizierà a essere credibile nella lotta contro il populismo solo quando la nostra classe dirigente avrà il coraggio di denunciare fino in fondo una forma di populismo abbracciata dalla quasi totalità dei giornali italiani: considerare la cultura del sospetto non come l’anticamera del khomeinismo ma come l’anticamera della verità. Tutti anti populisti, ma sempre fino a velina contraria della procura amica. 


 

Al direttore - Fermo restando che i ritardi e le carenze nella vaccinazione dei cittadini italiani over 80 sono una vergogna senza pari, può valere la pena porre un quesito che riguarda la fascia d’età immediatamente inferiore degli over 70 (immediatamente inferiore anche per elevato tasso di mortalità da Covid: 24 per cento rispetto al 40 per cento degli ottantenni). Almeno nel Lazio, ma forse anche altrove, agli over 70 viene somministrato esclusivamente AstraZeneca, con la prospettiva di un rinvio sine die della convocazione per chi lo rifiuti. Non è ovviamente in discussione l’opportunità di un uso massivo e ragionevolmente affidabile del vaccino di Oxford nella presente emergenza pandemica. Al netto della emotività fuori controllo, resta tuttavia che ad AstraZeneca è ufficialmente riconosciuto un tasso di efficacia intorno al 60 per cento  nel prevenire il Covid-19 (dati non pervenuti per le varianti), in confronto al 94/95 per cento di Pfizer e Moderna. E’ ovviamente motivo di fiducia e di sollievo sapere che tutti i vaccini in uso, incluso AstraZeneca, preservano dalle forme più gravi del contagio. Però egualmente si vorrebbe capire in base a quali considerazioni si è scelto di abbinare a una delle fasce d’età più a rischio della popolazione il vaccino con il tasso più basso di efficacia. Cordiali saluti. 
Milly Buonanno

Ieri, in realtà, sono stati comunicati i risultati dello studio sulla fase 3 del vaccino AstraZeneca negli Stati Uniti. Risultato: efficacia 100 per cento nel prevenire la malattia grave e i ricoveri. 


Al direttore - Sono da poco un abbonato del Foglio, che sto apprezzando giorno dopo giorno per la chiarezza e la sobrietà con le quali affronta i temi della politica italiana. Ho seguito la conferenza del presidente Draghi di cui ho approvato il pragmatismo e i toni asciutti e non propagandistici e populisti molto cari al suo predecessore e alla masnada di leader dei partiti. Una domanda secca riguardo alla cancellazione delle cartelle esattoriali: è così difficile fare comprendere che la vera evasione si annida in altre pratiche neanche tanto sofisticate e ha ben altri importi che non i 5.000 euro? Possibile che la sinistra più intransigente continui su questa linea populista e paracula e la destra non abbia il coraggio di ammettere che occorra una riforma seria che metta fine a queste pratiche evasive e incivili senza ricorrere al consueto condono che lascia e continua ad alimentare la folla di impuniti evasori? Grazie.
Roberto Sestilli

Draghi riuscirà a fare una rivoluzione non se riuscirà a realizzare l’impossibile ma se riuscirà nell’impresa eroica di trasformare le riforme impossibili, come quelle che suggerisce lei, in riforme possibili.