Lorenzo Fioramonti (foto LaPresse)

Le dimissioni di Fioramonti viste dalla stampa estera

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Sueddeutsche Zeitung, Daily Mail, Pais e Tagesspiegel 

Si dimette il ministro dell'Istruzione Fioramonti
Monaco di Baviera, 27 dic - (Agenzia Nova) - Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ha rassegnato le dimissioni, giudicando insufficienti i fondi stanziati dal governo per il proprio dicastero nella legge di stabilità per il 2020. Come riferito dal quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”, in un messaggio sul proprio profilo Facebook, Fioramonti ha annunciato le dimissioni, affermando di aver assunto la guida di Viale Trastevere “unicamente allo scopo di invertire in maniera radicale la tendenza che ha messo scuole, università e ricerca in una situazione dolorosa per decenni”. Tuttavia, l'aumento di almeno tre miliardi di euro dei finanziamenti per il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che Fioramonti, esponente del Movimento 5 Stelle (M5S), aveva chiesto al governo non è stato inserito nella legge di stabilità per il 2020. “L'esecutivo ha, infatti, preferito evitare l'aumento dell'Iva”, nota la “Sueddeutsche Zeitung”.

 

Londra, 27 dic - (Agenzia Nova) - Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ha reso noto ieri, 26 dicembre, di aver inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la lettera di dimissioni, dopo che il governo non ha inserito nella legge di stabilità per il 2020 il promesso aumento dei fondi per l'educazione. Lo riferisce il quotidiano britannico "Daily Mail", aggiungendo che Fioramonti ha presentato le dimissioni a Conte il 23 dicembre scorso, subito dopo l'approvazione della legge di stabilità in via definitiva da parte della Camera dei deputati. 

 

Madrid, 27 dic - (Agenzia Nova) - Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ha presentato le sue dimissioni al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come protesta per il bilancio ridotto che la legge di stabilità per il 2020 destinerà al suo dicastero. Esponente del Movimento 5 Stelle (M5S), Fioramonti aveva già dichiarato alcune settimane fa che si sarebbe dimesso se non avesse ottenuto dalla legge di bilancio per il prossimo anno almeno 3 miliardi di euro di fondi per l'istruzione. "Sembra che quando si tratta di scuole e ricerca, le risorse non si trovano mai e, tuttavia, centinaia di milioni di euro vengono recuperati in poche ore per altri scopi quando c'è la volontà politica", ha detto il titolare di Viale Trastevere. Fioramonti ha aggiunto: "In questo paese, la scuola avrebbe bisogno di 24 miliardi di euro, i 3 miliardi che ho richiesto non sono sufficienti, ma rappresentano una linea di galleggiamento, il minimo per un settore cruciale". Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, aveva ammesso la mancanza di risorse per l'Istruzione, dichiarando che "abbiamo incluso altri 2 miliardi per la scuola, l'università e la ricerca. Mi sarebbe piaciuto allocare ancora più risorse per questi settori chiave. L'impegno è per i prossimi bilanci". Intanto, Fioramonti starebbe valutando di lasciare il suo partito. Le dimissioni di Fioramonti non influenzano soltanto l'immagine dell'esecutivo, ma anche quella dei Cinquestelle, che in appena un anno e mezzo sono crollati dal 32 al 16 per cento. A ciò bisogna aggiungere i casi di alcuni senatori del M5S passati alle Lega di Matteo Salvini.

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Ue: Sassoli, “la transizione energetica deve essere resa equa”
Berlino, 27 dic - (Agenzia Nova) - Nella protezione del clima, “non si deve chiedere troppo alle persone”. È quanto affermato dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in un'intervista rilasciata al gruppo editoriale tedesco Funke. In particolare, riferisce il quotidiano “Der Tagesspiegel”, Sassoli ha dichiarato: “Una protezione del clima che, per esempio, lascia da soli quanti vivono nelle regioni dipendenti dal carbone, porta con sé un'enorme carica esplosiva dal punto di vista sociale e non avrà realmente successo”. Pertanto, ha evidenziato il presidente del Parlamento europeo, “la transizione energetica deve essere resa equa”. A tal riguardo, Sassoli ha ribadito che “chiedere troppo alle persone sarebbe tanto fatale quanto non fare niente”. Il presidente del Parlamento europeo ha quindi espresso il proprio apprezzamento per il Fondo per la transizione energetica che, annunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha un volume di 100 miliardi di euro.

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Putin e Conte a favore di una soluzione pacifica per la crisi in Libia
Londra, 27 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - Il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno convenuto che la situazione in Libia deve essere risolta in modo pacifico. Lo ha reso noto il Cremlino, che ha diffuso il contenuto della conversazione telefonica intrattenuta ieri, 26 dicembre, da Putin e Conte. Durante il colloquio, il presidente russo e il capo del governo italiano hanno discusso anche della situazione in Siria e dei risultati della riunione del Formato Normandia, tenuta a Parigi il 9 ' dicembre scorso, per la risoluzione del conflitto in Ucraina orientale. Nel riportare la notizia,il quotidiano britannico "Daily Mail" aggiunge che ieri il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che il paese potrebbe inviare un proprio contingente in Libia già a gennaio prossimo, qualora il Governo di accordo nazionale libico avanzasse una richiesta in tal senso.

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