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Il guazzabuglio provocato dai negoziati sulla manovra

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Wall Street Journal, Pais, Zeit, Figaro...

“Wsj”, i negoziati sul bilancio hanno prodotto un guazzabuglio

New York, 21 dic 08:24 - (Agenzia Nova) - Il quotidiano economico statunitense “Wall Street Journal” critica in un editoriale l’esito del braccio di ferro sulla legge di bilancio tra Unione europea e Italia. Le battaglie sul bilancio dell’Ue, scrive il quotidiano, iniziano a ricordare un vecchio adagio sovietico: “Abbiamo finto di lavorare, ed hanno finto di pagarci”. Nel caso dell’Italia, scrive il “Wsj”, “abbiamo finto che i conti tornassero, e loro hanno finto di crederci”. Roma e Bruxelles hanno evitato l’avvio di una procedura per eccesso di deficit a carico della Penisola, tramite un accordo che ha visto il governo di coalizione italiano “avanzare la maggior parte delle concessioni, incluso il taglio dell’obiettivo del deficit dal 2,4 al 2,04 per cento”. “Va ammirata”, scrive sarcasticamente il quotidiano Usa, “la capacità di definire un piano di spesa cui entrambe le parti possano fingere di dar credito, nonostante il numero di colpi di scena superi quello di un’opera italiana”: una contraddizione su tutti: il governo italiano ha messo nero su bianco un disavanzo minore, pur riducendo al contempo le previsioni di crescita dell’economia nazionale per il 2019. “Entrambe le parti vorrebbero convincere tutti che Roma – proprio “quella Roma”, enfatizza il quotidiano – possa raccogliere 10,25 miliardi di dollari il prossimo anno, sotto forma di ulteriori entrate, o di non meglio precisati tagli alla spesa per mantenere il deficit sotto controllo”. Il risultato del braccio di ferro tra Roma e Bruxelles “presenta alcune vittorie politiche di sorta”: l’attuazione del reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 stelle verrà rinviato, parte della precedente riforma delle pensioni rimarrà in vigore, e la Lega “sembra aver preservato il piano per ridurre la tassazione a carico degli imprenditori”. Gran parte della legge di bilancio, afferma però il “Wsj”, è composto proprio “di ciò di cui l’economa italiana non ha bisogno”, a cominciare dalle clausole di salvaguardia che porterebbero a un aumento dell’iva, già al 22 per cento. La messinscena di Bruxelles e Roma, scrive il quotidiano, “è che tutto questo conti davvero rispetto al problema di fondo dell’Italia, che è la crescita economica anemica”: “l’ossessione” di entrambe le parti sugli obiettivi fiscali, conclude l’editoriale, rappresenta un’altra opportunità mancata per ripensare in maniera creativa le risposte alle esigenze di stimolo della crescita.

Leggi l’articolo del Wall Street Journal

La fragile Italia: editoriale del “Pais”

Madrid, 21 dic 08:24 - (Agenzia Nova) - Dopo aver trascorso settimane a sfidare le autorità di Bruxelles e le normative fiscali europee, il governo populista dell’Italia ha presentato un nuovo progetto di bilancio, molto più ortodosso. Il passaggio al realismo economico è avvenuto in parallelo con quello politico, come dimostra il fatto che Roma, durante l'ultimo vertice Ue, abbia sostenuto la proroga delle sanzioni contro la Russia, per aver violato il diritto internazionale nelle relazioni con la Crimea e l’Ucraina. Lo scrive oggi il quotidiano spagnolo “El Pais”, che dedica al Belpaese un editoriale dal titolo “La fragile Italia” in cui sostiene che il cambio di marcia verso il realismo messo in atto dall’esecutivo gialloverde sia stato facilitato da tre fattori: il modo con cui le istituzioni europee hanno affrontato la questione bilancio 2019, ovvero con fermezza e promettendo dure sanzioni; la minaccia dei mercati di fronte ai possibili sforamenti fiscali; e infine l’opinione pubblica. Dei tre punti sopracitati, puntualizza il giornale, l’ultimo è il più importante in quanto, nonostante la stagnazione economica che affligge il paese da ormai due decenni, due terzi degli italiani vogliono fermamente restare nell’euro. E così, attraverso assemblee di imprenditori e proteste sindacali, i cittadini hanno fatto capire che esternalizzare le responsabilità dei problemi interni, usando ad esempio Bruxelles come capro espiatorio, non avrebbe funzionato. Da qui la decisione di Roma di rivedere i propri conti che, sostanzialmente, prevedevano in modo contraddittorio di abbassare le tasse per generare risorse con cui finanziare reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni.

Leggi l’articolo del Pais

Italia: la vittoria di Conte su Salvini e Di Maio

Monaco di Baviera, 21 dic 08:24 - (Agenzia Nova) - L'accordo tra Italia e Ue sulla legge di stabilità è stato una vittoria del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sui suoi vice, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e il ministro del Lavoro, degli Affari sociali e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. È quanto sostiene il quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”, spiegando che la disputa tra Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio si è conclusa grazie alle doti di mediatore di Conte, che hanno prevalso sull'intransigenza e sulla retorica ostile di Salvini e Di Maio. Finalmente, il presidente del Consiglio è “uscito dall'ombra dei suoi vice”. Conte è “un avvocato, non un politico, e questa è sempre stata la sua debolezza”. Tuttavia, evidenzia la “Sueddeutsche Zeitung”, nella disputa tra Italia e Commissione europea, la natura “imparziale, conciliativa, affascinnate” di Conte è stata “necessaria per migliorare il clima, già avvelenato” dalle affermazioni di Salvini e Di Maio.

Leggi l’articolo della Sueddeutsche Zeitung

Vaticano-Italia: segretario generale Cei monsignor Russo critica legge di stabilità

Vienna, 21 dic 08:24 - (Agenzia Nova) - Con la cancellazione del 50 per cento dello sconto sull'Ires, la legge di stabilità per il 2019 grava sul settore del volontariato, “attivo dove lo Stato è spesso assente”. In questo modo, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa austriaca “Kathpress”, il segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei), monsignor Stefano Russo, ha criticato ieri, 20 dicembre, la legge di bilancio. “Siamo consapevoli delle difficoltà in cui versa il paese, come pure delle richieste puntuali della Commissione Europea”, ha dichiarato monsignor Russo, per poi aggiungere: “Al contempo, vogliamo sperare che la volontà di realizzare alcuni obiettivi del programma di governo non venga attuata con conseguenze che vanno a colpire fasce deboli della popolazione e settori strategici a cui è legata la stessa crescita economica, culturale e scientifica” dell'Italia. In particolare, ha proseguito il segretario generale della Cei, “se davvero il Parlamento procedesse con la cancellazione delle agevolazioni fiscali agli enti non commerciali, con la soppressione dell’aliquota ridotta Ires verrebbero penalizzate fortemente tutte le attività di volontariato, di assistenza sociale, di presenza nell’ambito della ricerca, dell’istruzione e anche del mondo socio-sanitario”.

Leggi l’articolo del Kathpress

Italia: accolti 104 migranti dalla Libia con un corridoio umanitario

Madrid, 21 dic 08:24 - (Agenzia Nova) - L’Italia ha accolto 104 migranti, provenienti dalla Libia, attraverso un corridoio umanitario "sicuro e legale". Lo riferisce il quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, citando fonti dell’ambasciata di Roma a Tripoli. Con un messaggio diffuso sui social network, la delegazione diplomatica ha spiegato che l'operazione è stata condotta in cooperazione con il governo nordafricano sostenuto dall’Onu. "L'ambasciata sta combattendo con tutte le sue forze, insieme al governo di accordo nazionale, contro i contrabbandieri attraverso una proficua cooperazione", si legge in un cinguettio. "L'Italia continua ad aprire le sue porte a canali sicuri e legali per i rifugiati", ha precisato l'ambasciata, pubblicando una serie di fotografie di migranti di diverse nazionalità africane in attesa di essere imbarcati su un velivolo poi atterrato a Pratica di Mare.

Leggi l’articolo della Vanguardia

 


PANORAMA INTERNAZIONALE


 

Germania: Assia, Cdu e Verdi raggiungono accordo di coalizione

Berlino, 21 dic 10:04 - (Agenzia Nova) - A quasi due mesi dalle elezioni statali tenute in Assia il 28 ottobre scorso, i primi due partiti, l'Unione cristiano-democratica (Cdu) e i Verdi, hanno raggiunto un accordo che rinnova la loro coalizione al governo del Land dal 2014. Lo hanno annunciato ieri, 20 dicembre, il presidente dell'Assia, Volker Bouffier (Cdu), e il suo vice Tarek al Wazir (Verdi). Secondo quanto riferito dal settimanale tedesco “Die Zeit”, il patto di governo tra Cdu e Verdi prevede, tra l'altro, “una aumento della spesa pubblica per la sicurezza, l'edilizia sociale, l'istruzione, la digitalizzazione e lo sviluppo” dell'Assia. Nel nuovo governo, i ministeri tenuti dai Verdi salgono da due a quattro, tra cui Economia e Ambiente. Oltre alla presidenza del Land, la Cdu mantiene la maggioranza dei dicasteri, tra cui Interno, Finanze e Cultura.

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Francia: Assemblea naizonale adotta la manovra, deficit/Pil al 3,2 per cento nel 2019

Parigi, 21 dic 10:04 - (Agenzia Nova) - Nella mattinata di ieri, 20 dicembre, l'Assemblea nazionale ha adottato la manovra finanziaria del 2019. Lo riferisce “Le Figaro”, spiegano che la finanziaria è stata approvata dall’Assemblea nazionale con 182 voti a favore e 52 contrari. Il testo nel pomeriggio è passato in Senato per l’adozione definitiva. Sebbene il dibattito sia iniziato il 24 settembre con la presentazione del testo, le ultime quattro settimane sono state decisive viste le modifiche apportate per venire incontro alle richieste dei gilet gialli. Al testo sono state aggiunte misure come l’annullamento dei rincari alla tassa del carburante e l’aumento di 100 euro al salario minimo. Con questa manovra la Francia vede schizzare il suo deficit al 3,2 per cento del Pil per il prossimo anno. A tal proposito, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha dichiarato che la Commissione europea ha perfettamente capito le circostanze eccezionali nelle quali si trovava la Francia”.

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Regno Unito: caos a Gatwick, il sospetto di una protesta ambientalista

Londra, 21 dic 10:04 - (Agenzia Nova) - Emerge il sospetto in Gran Bretagna che la causa del caos provocato nell'aeroporto di Gatwick sia una forma di protesta messa in atto da estremisti ambientalisti: a questa ipotesi dà credito il quotidiano conservatore "The Telegraph", che racconta come la polizia non sia finora riuscita a bloccare il drone avvistato sulle piste del secondo scalo passeggeri del paese, nonostante il dispiegamento di elicotteri e cecchini; e come abbia dovuto chiedere l'aiuto dei militari per individuare il velivolo entrato a più riprese nell'area di sicurezza dello spazio aereo dell'aeroporto londinese. Tutto ciò mentre continuano le indagini per identificare gli operatori del drone, responsabili con la loro bravata degli gravi problemi provocati al traffico aereo di tutta la Gran Bretagna, ed a catena di gran parte dell'Europea settentrionale, e degli enormi disagi arrecati a centinaia di migliaia di passeggeri nel perdiodo delle vacanze natalizie. L'ipotesi di una forma estrema di protesta ambientalista, spiega il giornale, trarrebbe origine dalle polemiche che negli anni scorsi hanno accompagnato l'allargamento dell'aeroporto di Gatwick; anche se, precisa poi il "Telegraph", al momento non 'è alcuna prova ad avvalorare questo sospetto.

Leggi l’articolo Telegraph

Sanchez e Torra gettano la basi per un “dialogo costruttivo” sulla Catalogna

Madrid, 21 dic 10:04 - (Agenzia Nova) - Dopo giorni di tensioni, annunci, smentite e contrasti sul format dell’appuntamento, il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, si è riunito ieri, 20 dicembre, con il presidente della Generalitat, Quim Torra, nel Palazzo Pedralbes di Barcellona, mentre, parallelamente, si svolgevano diversi incontri fra rappresentanti di alto livello dei rispettivi esecutivi. A margine del bilaterale, durato circa un’ora e mezzo, i due leader hanno riconosciuto "l'esistenza di un conflitto sul futuro della Catalogna" e ammesso le "notevoli differenze rispetto all'origine, alla natura o alle modalità di risoluzione" della crisi. Nonostante tutto, però, hanno assicurato di condividere “il loro impegno per un dialogo efficace" e costruttivo. La notizia è oggi sulle prime pagine di tutti i quotidiani spagnoli in edicola che sottolineano la buona predisposizione di Sanchez nei confronti di Torra, a dispetto dell’irrigidimento delle posizioni indipendentiste mostrato nelle ultime settimane dal leader catalano. "Ciò che ci unisce non è incompatibile con i nostri desideri e interessi. Insieme possiamo andare oltre. Sta a tutti noi aprire una nuova fase in cui lo scontro lascia spazio alla concordia. Mettiamo il dialogo davanti ai gesti e al rumore", ha detto Sanchez, partecipando a una cena con gli imprenditori di “Fomento del Trabajo Nacional”. "Sono felice del fatto che abbiamo potuto parlare di tutto, essere d’accordo sul dialogo per trovare una soluzione democratica al conflitto è stata la chiave della riunione", ha commentato, dal canto suo, il presidente della Catalogna. L’incontro fra Sanchez e Torra è stato preceduto da due importanti eventi ad alto valore simbolico che hanno contribuito all’allentamento delle tensioni: il primo è stato la fine dello sciopero della fame dei quattro dei leader indipendentisti in carcere e il secondo è stata la decisione di Erc e PdeCat di sostenere in Congresso la proposta sul deficit avanzata dal governo.

Leggi l’articolo del Pais

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