Il lavoro e il lutto. Appunti dopo l'incidente alla Lamina di Greco

Martedì sera Marco Santamaria di 43 anni, Giuseppe Setzu, di 49 e Arrigo Barbieri di 58 sono morti in una fossa invasa dall’azoto

Morire a quarant’anni, soffocati dall’azoto in fabbrica, è ingiusto, seppure capita. E capita più spesso di quanto venga rilevato dai media. Se succede a Milano, capitale dell’innovazione, della ricerca, delle tecnologie umane, una metropoli in corsa per salire sull’altare delle smart city, suona come una contraddizione più lacerante.

 

Martedì sera Marco Santamaria di 43 anni, Giuseppe Setzu, di 49 e Arrigo Barbieri di 58 sono morti in una fossa invasa dall’azoto, alla Lamina di Greco, nemmeno tanto periferia di Milano. Altri lavoratori, intossicati nell’incidente, stanno soffrendo.

 

Gli incedenti sul lavoro secondo i dati Inail

Secondo l’Inail gli infortuni crescono, e sono cresciuti a livello nazionale lo scorso anno. Secondo Cgil, Cisl e Uil il 50 per cento delle aziende a rischio sono in Lombardia. Il sindaco Beppe Sala ha dichiarato il lutto cittadino, Carlo Sangalli (Camera Commercio) propone un tavolo per discutere di lavoro e sicurezza, Carlo Bonomi (Assolombarda) parla di una battaglia da vincere (sulla sicurezza).

 

Uno dei temi centrali della campagna elettorale – per tutti i partiti – è proprio il lavoro. Ma, pur senza indulgere alla retorica delle emozioni, la sicurezza del lavoro pare un lemma in fondo ai programmi. Ma chi conosce il lavoro e le sue criticità sa che ci sono problemi da affrontare. Soluzioni non ne abbiamo, unirci al lutto delle vittime e di Milano, è doveroso.

Di più su questi argomenti: