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L'economia lombarda (in controtendenza) cresce un po'. I dati e le mosse di Guidesi

Daniele Bonecchi

Cresce l'export in Lombardia. “I dati, nonostante le contingenze negative, sono migliori non solo rispetto al resto delle regioni italiane ma anche rispetto ai competitor europei", ci dice l'assessore alle Attività produttive della Regione

La frenata dell’economia europea, nazionale e lombarda non è stata un fulmine a ciel sereno. Ma Guido Guidesi, assessore alle Attività produttive della Regione, cerca di tenere la barra ottimista perché “la nostra bilancia commerciale è attiva, anche se ci sono difficoltà di accesso al credito. Oggi al governo non ho niente da chiedere, la speranza è che l’Europa capisca che questa politica monetaria non ha raggiunto i risultati sperati e che se continua a essere l’unica ricetta in campo deve avere uno strumento di garanzia che consenta alle imprese di accedere al credito. All’Europa diciamo: se voi ritenete che questa sia la strada per abbattere l’inflazione vi chiediamo di ripristinare il fondo di garanzia, che s’era fatto durante la pandemia, che consenta alle aziende di accedere al credito”.

L’economia lombarda però può contare su un export che cresce. In Lombardia il 38,5 per cento delle imprese ha aumentato le proprie quote di mercato rispetto al pre Covid, con una quota estera di fatturato salita al 44,2 per cento. Le esportazioni si confermano la principale modalità di presenza all’estero delle imprese lombarde (96 per cento), seguita dall’import di materiali e componenti (63 per cento) e presenza con filiali commerciali o negozi (9 per cento). E’ quanto emerge dell’Indagine internazionalizzazione 2023 “Riposizionamento e nuove geografie per le imprese lombarde” di Confindustria Lombardia e Assolombarda in collaborazione con Regione Lombardia, Ispi e Sace appena presentato. “I dati, nonostante le contingenze negative, sono migliori non solo rispetto al resto delle regioni italiane ma anche rispetto ai competitor europei. Il merito di tutto questo è delle aziende lombarde. Il nostro ruolo, come Regione, è di supportarle al meglio attraverso strumenti mirati. In questi due anni abbiamo lavorato per rendere più efficaci le misure regionali e per introdurre nuove possibilità, penso al riconoscimento e al sostegno delle filiere. Il sistema lombardo è all’avanguardia e può raggiungere anche gli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti a livello europeo, a patto di farlo in piena neutralità tecnologica”. Guidesi però ha deciso di cambiare le modalità di sostegno all’impresa: stop ai voucher a pioggia: “Stiamo cambiando gli strumenti perché la contingenza cambia continuamente, per cui non possiamo tenere in campo strumenti nati vent’anni fa. Se vogliamo essere d’aiuto alle aziende dobbiamo cercare anche di avere strumenti più vicini alle esigenze delle imprese. Poi pensiamo che, a livello strategico, tutto ciò che riusciamo a mettere in campo raggiungerà gli obiettivi se riusciamo a sostenere nel suo insieme un ecosistema per ogni settore. E’ per questo che sul versante della internazionalizzazione crediamo si possano utilizzare quei progetti complessi di settore”, conclude l’assessore lombardo.

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