Vergogna a tg Rai unificati
Le immagini dei coniugi Renzi interrogati e l’azienda pubblica putinizzata
Un tempo era addirittura una forma d’arte, ritrarre con carta e matite le scene “drammatiche” (sempre drammatizzare) degli interrogatori dentro alle aule di tribunale, dove alle macchine fotografiche e alle telecamere era vietato l’ingresso. Negli Stati Uniti, posto serio sul fronte giustizia e anche su quello dei media, il disegnatore di tribunale è un caratterista immancabile di migliaia di film. L’Italia invece è un paese che non conosce vergogna, in entrambi i settori.
Ma a quel che gli spettatori dei tg della Rai hanno dovuto assistere lunedì sera, non si era ancora arrivati. Però adesso c’è la Rai asservita manu militari ai piaceri del governo gialloverde, con un presidente che ha dell’informazione un concetto decisamente putiniano. Lunedì al Palazzo di giustizia di Firenze si è svolto l’interrogatorio di garanzia dei coniugi Renzi, che sono agli arresti domiciliari. Una troupe della Rai, servizio pubblico, ha pensato bene di issarsi a rubare dall’esterno alcune immagini, prese dalla finestra dell’aula al nono piano. Entusiasti dell’impresa, i vertici dei tre telegiornali – Tg1, Tg2 e Tg3 – hanno deciso di trasmetterle a reti unificate. Stare a farsi domande sul concetto (si presume alto) di deontologia dei direttori di questi telegiornali, che hanno deciso una tale vergognosa violazione dei diritti di riservatezza degli interrogati in stato di detenzione, è superfluo. Ma soprattutto non è il punto. Il punto è la logica, evidentemente politica e partigiana, per cui un servizio di informazione che dovrebbe essere pubblico, cioè di tutti e rispettoso di tutti, è invece oggi asservito a un gioco di partigianeria che non ha precedenti nella pur non sempre luminosa (da questo punto di vista) storia della Rai. Tiziano Renzi, va ricordato, è l’unico indagato della storia italiana di cui siano state, illegalmente, pubblicate dalla stampa persino conversazioni intercettate con il suo avvocato. Ma adesso i fautori e i beneficiari politici di tali metodi sono giunti al potere, si sono presi i telegiornali pubblici. E hanno imposto quell’identico stile incivile.
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