Tutte le tappe del Giro d'Italia 2019

Il Giro 102 partirà da Bologna sabato 11 maggio, arriverà a Verona domenica 2 giugno. In mezzo ventun tappe e 3566,8 chilometri, una nuova pagina di una storia nata 110 anni fa

Giovanni Battistuzzi

Sono passati centodieci anni da quel 13 maggio del 1909. Tutto ebbe inizio alle 2,53 del mattino al Rondò di Loreto a Milano. Da lì partirono centoventisei uomini dei centosessantasei iscritti della vigilia. Centoventisei biciclette, duecentocinquantadue ruote e un viaggio in diciotto giorni e otto tappe, 2.447,9 chilometri che sembravano follia, che in molti ipotizzarono potessero essere i primi e gli ultimi di una corsa un po' matta, che non poteva durare, perché al di là della sopportazione umana.

 

Centodieci anni e centodue edizioni dopo, il Giro d'Italia è ancora qui, ha resistito a due guerre mondiali, ha continuato a muoversi in bicicletta per l'Italia, nonostante l'Italia abbia pensionato le abitudini di allora, la cultura di allora, le usanze di allora. E mentre il nostro paese cambiava questa corsa è cambiata con lei, in molto, ma non in tutto. Si è colorata, si è internazionalizzata, si è patinata, ma, e questo è l'importante, è ancora mossa dalle stesse motrici di sempre: le gambe che spingono le biciclette.

 

Da Bologna, sabato alle 16,50, partiranno in centosettantasei, uno dopo l'altro diretti verso il santuario della Madonna di San Luca, in cima al colle della Guardia. Saranno i primi otto chilometri del Giro 102, la prima occasione per conquistare una tappa, indossare la prima maglia rosa, capire a che punto sta la gamba, magari intimorire un po' gli avversari.

 

Da Bologna a Verona, conclusione – sempre a cronometro – il 2 giugno, prima scendendo a sud, verso San Giovanni Rotondo, poi a risalire lo stivale, verso San Marino, seconda cronometro, anch'essa con arrivo in salita. I corridori incontreranno prima le Alpi piemontesi e valdostane, poi le montagne infinite della Lombardia – il Passo di Gavia e il Mortirolo si scaleranno il 28 maggio nel corso della sedicesima tappa, la Lovere-Ponte di Legno, 226 chilometri –, infine le Dolomiti, ultima possibilità di rivoluzionare la classifica, se ce ne sarà modo e bisogno.

 

In totale ci saranno 3566,8 chilometri da percorrere, 3566,8 chilometri che saranno una nuova pagina di una epopea che sembra infinita come il Trofeo senza fine, la coppa che verrà consegnata al vincitore, che saranno una nuova storia, una nuova lotta, un nuovo spettacolo di biciclette e di uomini duri a morire a cavalcioni su di loro.

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