europa ore 7

L'Ue non vuole una data per l'adesione dei Balcani

L'impennata dei prezzi dell'energia allarma; la Commissione europea rilancia la consultazione sulle regole fiscali. Charles Michel ha annunciato che il 2022 sarà l'anno della difesa europea; Angela Merkel invita i partiti tedeschi al dialogo e Boris Johnson ammette "un periodo di aggiustamento" dovuto alla Brexit

David Carretta

Quasi 20 anni dopo il Consiglio europeo di Copenaghen, l'Europa non è ancora in grado di fissare una data entro cui completare l'adesione; dice di voler essere un attore geopolitico globale ma non riesce a mettere ordine nel suo vicinato.  I Summit e i viaggi di von der Leyen sembrano servire solo a nascondere il fallimento dell'Unione nei Balcani occidentali

I leader dell'Unione europea si riuniranno mercoledì 6 ottobre in un Summit con i paesi dei Balcani occidentali a Brdo per ribadire l'impegno dei ventisette a favore dell'allargamento a Albania, Bosnia, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord e Serbia. Ma quasi 20 anni dopo il Consiglio europeo di Copenaghen, che aveva aperto alla prospettiva europea per i Balcani occidentali appena usciti da una serie di guerre ai confini dell'Europa, l'Ue non è ancora in grado di fissare una data entro cui completare l'adesione. In realtà, nel caso di Macedonia del nord e Albania, nemmeno la data per convocare la conferenza intergovernativa che dovrebbe dare inizio al lungo processo negoziale. Colpa della Bulgaria che ha messo il veto per un vecchio conflitto storico-identitario, utilizzato dalla classe politica interna a fini elettorali. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha compiuto un viaggio nei Balcani occidentali la scorsa settimana per ribadire che le porte dell'Ue sono aperte. Un accordo tra Serbia e Kosovo su una disputa sulle targhe è stato salutato con grande enfasi dall'Ue, nonostante una normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina non sia a portata di mano. Nel frattempo, mentre l'Ue si divide, le porte dei Balcani occidentali si aprono sempre più all'influenza di Cina e Russia. Ma andiamo con ordine.

 

La controversia sulla data per completare l'allargamento ai Balcani occidentali è scoppiata all'improvviso venerdì, quando la presidenza slovena del Consiglio dell'Ue ha presentato una bozza di compromesso sulla dichiarazione del Summit che conteneva l'obiettivo di concludere il processo entro il 2030. Per ragioni geografiche e politiche, la Slovenia ha fatto dell'allargamento alla regione la priorità della sua presidenza. Il Summit di Brdo è l'evento più importante del semestre. “L'Ue riconferma il suo impegno al processo di allargamento”, diceva la bozza: “In questo contesto, sottolineiamo l'importanza di assicurare la capacità dell'Ue di integrare nuovi membri e di realizzare il processo di allargamento con tutti i partner dei Balcani occidentali al massimo entro il 2030”. Apriti cielo: in una riunione del Coreper, un gruppo di ambasciatori ha subito bloccato l'ipotesi di inserire una data. Francia, Danimarca e Paesi Bassi sono contrari a prendere impegni. Anche la Germania non è entusiasta all'idea di fissare una data. Il riferimento al 2030 è stato cancellato dalla bozza di dichiarazione del Summit.

 

La confusione europea sui Balcani occidentali è tale che cinque paesi - Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna - non riconoscono ancora il Kosovo, la cui dichiarazione di indipendenza risale al 2008. Lo stallo sulla conferenza intergovernativa per Macedonia del nord e Albania rasenta la tragicommedia. I due paesi hanno realizzato tutte le riforme richieste dall'Ue per avviare formalmente i negoziati. Ma, per rallentare il processo, l'Ue ha stabilito che Skopje e Tirana devono procedere insieme. Così oggi l'Albania si ritrova ostaggio del veto della Bulgaria sulla Macedonia del nord. Lo stallo fa comodo all'Austria che, pur essendo un sostenitore del processo di allargamento, è scettica sull'adesione dell'Albania. La Francia ha fatto modificare alla Commissione le regole sui negoziati per ostacolare tutto il processo. La Germania evita di utilizzare il suo peso politico e finanziario per far ripartire la macchina dell'allargamento.

 

I leader dei Balcani occidentali hanno tutti espresso frustrazione per il mancato rispetto degli impegni da parte dei ventisette. L'Ue, che dice di voler essere un attore geopolitico globale, non riesce a mettere ordine nel suo vicinato. Al contrario. I Balcani occidentali sono diventati terra di conquista per la Cina e di destabilizzazione per la Russia. Il Montenegro quest'anno si è trovato con un debito di un miliardo nei confronti di Pechino con il rischio di dover cedere parte delle sue infrastrutture. La Serbia è diventata un hub regionale per la Cina che, oltre ai finanziamenti delle nuove vie della Seta, ha rifornito vaccini contro il Covid-19. La Serbia è anche un alleato politico della Russia, che usa ogni elezione nella regione per cercare di espandere la sua influenza e destabilizzare partiti pro europei. I Summit e i viaggi di von der Leyen servono solo a nascondere il fallimento dell'Ue nei Balcani occidentali.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 4 ottobre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

I prezzi dell'energia allarmano Eurogruppo ed Ecofin - Venerdì Eurostat ha annunciato che l'inflazione nella zona euro a settembre è salita al 3,4 per cento, rafforzando i timori di un aumento permanente dei prezzi che rischia di compromettere la ripresa post pandemia dell'Ue e la strategia per riassorbire il debito accumulato in questo anno e mezzo. Il tema sarà al centro delle riunioni di Eurogruppo ed Ecofin di oggi e domani a Lussemburgo. In un documento viene chiesto ai ministri delle Finanze se l'aumento dei prezzi sia da considerare "permanente o transitorio. Nel primo caso ci si può aspettare che abbia implicazioni più grandi per la crescita e l'inflazione dato il potenziale per prezzi più alti dell'energia di influenzare le catene di approvvigionamento, i margini di profitto e la probabilità di passare poi ai prezzi al consumo e al processo di contrattazione salariale". Per i governi, però, la priorità è l'impennata dei prezzi dell'energia. Sul Foglio spieghiamo che, tra Green deal e pericolo Gilet gialli, i ventisette sono divisi come affrontare il caro bollette per consumatori e imprese.

 

Il 19 ottobre riparte la consultazione sulle regole fiscali - La Commissione europea dovrebbe rilanciare la consultazione pubblica sulla revisione delle regole fiscali dell'Ue (il Patto di stabilità e crescita) il 19 ottobre. Quel giorno il collegio dei commissari si riunirà a Strasburgo. Oltre al programma di lavoro della Commissione per il 2022, all'ordine del giorno è previsto questo punto sotto la responsabilità del vicepresidente, Valdis Dombrovskis: "L'economia dell'Ue dopo il Covid-19: implicazioni per la governance economica". Il "planning" - come lo chiamano dentro la Commissione - è "indicativo". Tutto può cambiare fino alla vigilia della riunione del collegio. La ripresa della consultazione pubblica non è la proposta di revisione del Patto, che probabilmente sarà formalizzata solo a inizio del 2022. Ma il 19 di ottobre si inizieranno a intravedere gli orientamenti di Dombrovskis e del commissario all'Economia, Paolo Gentiloni.

 

Michel annuncia che il 2022 sarà l'anno della difesa europea - “Il 2022 sarà l'anno della difesa europea”, ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo discorso sabato alla cerimonia di consegna del premio Charlemagne al presidente rumeno, Klaus Iohannis . “Qual è la nostra road map? Da marocchina, il Consiglio europeo terrà un dibattito strategico sul posto della nostra Unione nel mondo, alla luce dei recenti sviluppi geopolitici: Afghanistan, situazione nell'Indo-Pacifico, relazione con la Cina”, ha detto Michel: “Orienteremo il processo, in particolare nel quadro della bussola strategica, fino al Consiglio europeo che è previsto per il mese di marzo 2022, dove la difesa europea costituirà uno dei temi maggiori”. Domani sera, prima del Summit con i paesi dei Balcani occidentali di mercoledì, i capi di stato e di governo si riuniranno per una cena informale tra loro. I piatti più indigesti dovrebbero essere l'Aukus e la Cina.

 

Merkel invita i partiti tedeschi ad ascoltarsi e dialogare - "Dobbiamo ascoltarci reciprocamente e dialogare", ha detto ieri la cancelliera tedesca, Angela Merkel, durante una cerimonia per ricordare la riunificazione della Germania nel 1990. Merkel ha esortato i suoi concittadini a difendere la democrazia di fronte ai demagoghi. Tuttavia il suo discorso è stato letto soprattutto come un invito ai partiti a fare rapidi compromessi per trovare un nuovo governo dopo le elezioni del 26 settembre. "Abbiamo delle differenze, ma anche delle cose in comune. Siate pronti ad andarvi incontro, siate curiosi degli altri e abbiate la capacità di accettare le differenze", ha detto Merkel nel suo discorso a Halle, nell'est del paese. Ieri ci sono stati i primi colloqui tra la Spd di Olaf Scholz e i Verdi in vista di una possibile coalizione semaforo. Ma il leader dei liberali della Fdp, Christian Lindner, non ha escluso una coalizione Jamaica. Ieri, in un'intervista alla Bild, Lindner ha chiesto alla Cdu-Csu di chiarire "se vogliono davvero guidare un governo". I Verdi, per contro, hanno deciso di chiedere ai loro iscritti se preferiscono una coalizione con la Spd oppure con la Cdu-Csu.

 

Babiš e Anastasiades (Tony Blair e Abdallah II) dentro i "Pandora Papers" - Dopo i "Panama Papers", il Consrozio internazionale dei giornalisti indipendenti ieri ha pubblicato in collaborazione con 150 media internazionale i "Pandora Papers", un'inchiesta collabororativa realizzata sulla base di 12 miloini di documenti riservati trasmessi da una fonte anonomima e provenienti dagli archivi di quattordici società specializzate nella creazione di società offshore nei paradisi fiscali. Le Monde ha un elenco dei politici europei e internazionali coinvolti dei "Pandora Papers": dal premier ceco, Andrej Babiš, al presidente di Cipro, Nicos Anastasiades.

 

Il ministro delle Finanze olandese con un passato in un paradiso fiscale - Non c'è pace per la formazione del nuovo governo di Mark Rutte nei Paesi Bassi. La scorsa settimana è stata annunciata una svolta con il via libera a negoziati tra i partiti che facevano parte del vecchio governo. Questa si apre con un piccolo scandalo che coinvolge il ministro delle Finanze Wopke Hoekstra, che è anche il leader dei cristiamo democratici della CDA, uno dei quattro partiti della nuova vecchia coalizione. Secondo Trouw, Hoekstra ha avuto per molti anni un interesse in una società nelle Isole Vergini britanniche, considerate come un paradiso fiscale. Il caso rientra nei "Pandora Papers". Prima di diventare ministro, quando era senatore della CDA, Hoekstra aveva avuto una partecipazione da 26.500 euro in Candace Management, una società considerata come “buca delle lettere”.

 

BoJo costretto ad ammettere un "periodo di aggiustamento" dovuto alla Brexit - Le penurie che si registrano nel Regno Unito sono dovute a "un periodo di aggiustamento" dopo la Brexit, ha ammesso ieri il primo ministro britannico, Boris Johnson, intervistato da Andew Marr della Bbc in occasione del congresso dei Tory. Johnson non ha voluto escludere problemi per gli approvvigionamenti a Natale. Ma ha aggiunto che, secondo lui, le cose devono andare in questo modo perché salari più alti offriranno soluzioni di lungo periodo.

 


Lunedì 4 ottobre

– Eurogruppo

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su il ruolo della politica di sviluppo nella perdita di biodiversità; l'Intelligenza artificiale nel diritto penale; l'impatto della violenza dei partner intimi; la protezione delle persone con disabilità; il quadro per la sicurezza sulle strade)

– Commissione: la presidente von der Leyen in Finlandia per il via libera al piano nazionale di ripresa e resilienza

– Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa al summit dell'unione per il Mediterraneo

– Corte dei conti dell'Ue: relazione sulla strategia forestale dell'Ue per il periodo 2014‑2020

– Eurostat: conti delle famiglie e delle imprese nel secondo trimestre del 2021; dati sulla bilancia dei pagamenti del secondo trimestre del 2021

 

Martedì 5 ottobre

– Consiglio europeo: cena informale dei capi di stato e di governo a Brdo in Slovenia

– Ecofin

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su il Futuro delle relazioni Ue-Usa; la situazione in Bielorussia; l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie; le capacità di cyber-difesa; la situazione umanitaria nel Tigray; l'Artico; la situazione del turismo).

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: la presidente von der Leyen in Estonia per il via libera al piano nazionale di ripresa e resilienza

– Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa al summit dell'unione per il Mediterraneo

– Commissione: il commissario Gentiloni incontra in videoconferenza il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde all'assemblea generale della Wirtschaftsinitiative FrankfurtRheinMain

– Agenzia europea dei medicinali: conferenza stampa sulla terza dose dei vaccini contro il Covid-19

– Eurostat: prezzi alla produzione industriale di agosto 2021; dati sulla popolazione residente nell'Ue al primo gennaio 2021; dati sugli insegnanti nel 2019

 

Mercoledì 6 ottobre

– Summit Ue-Balcani occidentali a Brdo in Slovenia

– Consiglio ambiente

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sull'aumento dei prezzi dell'energia; i piani di Recovery di Ungheria e Polonia; l'unione bancaria; la riforma della politica dell'Ue sulle pratiche fiscali dannose)

– Banca centrale europea: riunione non-monetaria del Consiglio dei governatori

– Corte di giustizia dell'Ue: conclusioni dell'Avvocato generale sul ricorso dell'Italia e del comune di Milano sull'attribuzione sede dell'Ema ad Amsterdam; sentenza sull'indipendenza dei giudici in Polonia; conclusioni dell'Avvocato generale sul ripristino temporaneo dei controlli di frontiera nell'area Schengen; conclusioni dell'Avvocato generale su Nord Stream 2

– Eurostat: dati sul commercio al dettaglio di agosto 2021; dati sui prezzi delle importazioni industriali di agosto 2021; dati sul commercio internazionale di beni per dimensione di impresa nel 2019; dati sul trasporto su acqua fino al primo trimestre del 2021

 

Giovedì 7 settembre

– Consiglio Giustizia e Affari interni

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell presiede il Forum di alto livello sul reinsediamento sull'Afghanistan

– Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sull'Agnezia dell'Ue per l'Asilo; la situazione dei diritti umani in Myanmar; il caso di Paul Rusesabagina in Ruanda; la legge sull'aborto in Texas; gli sforzi nella lotta contro il riciclaggio di denaro)

– Commissione: la presidente von der Leyen, il vicepresidente Timmermans e il commissario Gentiloni intervengono al Summit Ue sugli investimenti sostenibili

– Consiglio europeo: il presidente Michel incontra il commissario Gentiloni

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto della riunione del Consiglio dei governatori dell'8 e 9 settembre

– Banca centrale europea: discorso di Schnabel alla conferenza "Inflation: drivers and dynamics" organizzata da Bce e Cleveland Fed

– Comitato delle regioni: The Covenant of Mayors Ceremony 2021

– Eurostat: indice dei prezzi delle case nel secondo trimestre del 2021

 

Venerdì 8 ottobre

– Consiglio Giustizia e Affari interni

– Consiglio: riunione del Coreper

– Parlamento europeo: incontri dei giovani europei 2021 a Strasburgo

– Eurostat: dati sulle emissioni e l'inquinamento dell'aria nel 2019; dati sui permessi di soggiorno nel 20220

 

Sabato 9 ottobre

– Parlamento europeo: incontri dei giovani europeo 2021 a Strasburgo

 

Domenica 10 ottobre

– Commissione: la commissaria Johansson ospita il Forum di alto livello sulla protezione per gli afghani a rischio