Europa Ore 7

La Francia (ri)blocca il lancio dell'alleanza Ue-Usa

La coalizione Semaforo nelle mani di verdi e liberali; la disfatta della Cdu mette fine all'egemonia europea del Ppe. Il primo ministro olandese Mark Rutte sotto protezione; la Commissione propone di estendere i controlli sull'export di vaccini

David Carretta

La crisi dell'Aukus - il patto tra Stati Uniti, Australia e Regno Unito nell'Indo-Pacifico - non si è ancora chiusa: la Commissione ha detto che discuterà una nuova versione delle conclusioni con Washington

L'Unione europea non è ancora pronta a dare il suo accordo a una dichiarazione congiunta con gli Stati Uniti dopo la prima riunione del Consiglio commercio e tecnologia che si terrà domani a Pittsburgh, dopo che la Francia ieri ha sollevato obiezioni a un testo già fortemente ridimensionato rispetto alle ambizioni iniziali. Una riunione del Coreper – l'organismo che riunisce gli ambasciatori dell'Ue – si è chiusa con un nulla di fatto, quando il rappresentante della Francia ha chiesto ulteriori modifiche su questioni come i semiconduttori, il commercio globale e l'Organizzazione mondiale del commercio. L'ambasciatore francese ha anche obiettato alla data del prossimo incontro del Consiglio commercio e tecnologia, che dovrebbe tenersi nel primo semestre del 2022, quando la Francia avrà la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue.

 

Diversi paesi hanno contestato la “lista della spesa” di Parigi, ci hanno spiegato diverse fonti europee. Altri hanno risposto che il testo sta diventando “sempre più debole”. Seppure isolata, la Francia non si è mossa dalle sue posizioni. La crisi dell'Aukus - il patto tra Stati Uniti, Australia e Regno Unito nell'Indo-Pacifico - non si è ancora chiusa, nonostante la telefonata di pacificazione tra Emmanuel Macron e Joe Biden la scorsa settimana.


Gli altri stati membri erano convinti che l'incidente dell'Aukus fosse ormai chiuso e superato. Giovedì la Commissione ha confermato la tenuta della riunione inaugurale del Consiglio commercio e tecnologia. I due vicepresidenti della Commissione che parteciperanno all'incontro di Pittsburgh domani, Valdis Dombrovskis a Margrethe Vestager, imbarcandosi per gli Stati Uniti hanno rilasciato dichiarazioni entusiaste su questo questo organismo che dovrebbe permettere a Ue e Stati Uniti di fronteggiare insieme le sfide poste dalla Cina. “Dobbiamo unire le forze e assicurare che le democrazie scrivano le regole per il 21o secolo”, ha detto Dombrovskis ieri mattina in un discorso sulla cooperazione transatlantica alla Johns Hopkins University School of Advanced International Studies: con il Consiglio commercio e tecnologia "vogliamo cooperare su questioni chiave del commercio globale, dell'economia e della tecnologia. Siamo entrambi superpotenze commerciali. Lavorando insieme, possiamo influenzare la conversazione globale in queste aree”.


Ieri pomeriggio è arrivata la doccia fredda. Dopo la richiesta francese di nuovi emendamenti, la presidenza slovena dell'Ue è stata costretta a chiudere la riunione del Coreper senza un accordo sulle conclusioni del Consiglio commercio e tecnologia. La Commissione ha detto che discuterà una nuova versione delle conclusioni con Washington. Il Coreper potrebbe tornare a riunirsi nelle prossime ore. La Commissione è ottimista: "Stiamo lavorando per risolvere questioni minori ancora aperte. Siamo fiduciosi di finalizzare la dichiarazione presto, in tempo per Pittsburgh", ci ha detto una fonte dell'esecutivo comunitario. Ma alcuni diplomatici si interrogano se il vero obiettivo di Parigi non sia far saltare tutto. Secondo una fonte, “le modifiche francesi farebbero venir meno la ragione d'essere del Consiglio commercio e tecnologia”. I malumori nei confronti della Francia e della sua retorica europeista aumentano. “La solidarietà in francese è a senso unico: da Bruxelles verso Parigi”, ci ha detto un'altra fonte.

Eppure a Ue e Stati Uniti non mancano le ragioni urgenti per cooperare. La riunione di Pittsburgh dovrebbe concentrarsi in particolare su semiconduttori e microchip. "C'è una penuria acuta sia nell'Ue sia negli Usa”, ci ha detto un funzionario della Commissione. Europei e americani vogliono lavorare insieme per trovare “soluzioni per il breve periodo”. Secondo il funzionario, “l'idea è di rimediare in pochi mesi”. Ma la portata del Consiglio commercio e tecnologia è più ampia. Gli altri temi sull'agenda di Pittsburgh sono l'Intelligenza artificiale e l'azione comune all'Organizzazione mondiale del commercio. I dieci gruppi di lavoro coprono settori come la cooperazione sugli standard tecnologici, le tecnologie per il clima, le catene di approvvigionamento, la cybersicurezza, la governance dei dati e delle piattaforme. “Se uniamo le nostre forze, possiamo essere leader in ogni mercato tecnologico a livello globale. Se non lo facciamo c'è il potenziale rischio di rafforzarci nelle stesse aree e farci concorrenza a vicenda invece di completarci”, ha detto il funzionario. Nessuno menziona esplicitamente la Cina. Ma l'obiettivo è “trovare terreno comune” tra Ue e Stati Uniti per “influenzare il resto del mondo”, ha spiegato il funzionario. Francia permettendo.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 28 settembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

La coalizione Semaforo nelle mani di verdi e liberali - Il giorno dopo le elezioni per il rinnovo del Bundestag non c'è ancora chiarezza su chi guiderà il prossimo governo in Germania, ma a Berlino si iniziano a intravedere i contorni di una coalizione Semaforo con il socialdemocratico Olaf Scholz come cancelliere. I media e una parte della Cdu-Csu sono stati molto critici ieri nei confronti di Armin Laschet per non aver riconosciuto la disfatta. Il candidato alla cancelleria dell'Unione Cdu-Csu ha fatto un po' di autocritica, ma non molla. Sul Foglio Micol Flammini spiega che, alla fine, toccherà a Verdi e liberali capire da che parte vogliono sporgersi. Sempre sul Foglio Paola Peduzzi è andata a vedere come hanno votato i giovani: il futuro della Germania è verde e giallo. Infine Giovanni Borreggero spiega di cosa devono parlare Verdi e Fdp per trovare un accordo: ambiente, Europa e lavoro.


La disfatta della Cdu mette fine all'egemonia europea del Ppe - La disfatta dell'Unione Cdu-Csu nelle elezioni legislative in Germania pone fine a un lungo periodo di egemonia del Partito popolare europeo sulla politica e sulle istituzioni dell'Ue. Ursula von der Leyen ha ancora la presidenza della Commissione. Manfred Weber è alla testa del più grande gruppo al Parlamento europeo. Ma il Ppe non avrà più una maggioranza schiacciante di capi di stato e di governo al Consiglio europeo. Austria a parte, i leader popolari si concentrano nell'Est europeo. Il declino assomiglia molto a quello dell'Europa rosa di Gerhard Schroeder, Tony Blair e Massimo D'Alema a cavallo del millennio. Sul Foglio spieghiamo i rischi di avere un Ppe revanscista nell'Ue. Sempre sul Foglio il direttore Claudio Cerasa spiega come in Germania la sinistra vince con la destra.

La Francia si invita nei colloqui di coalizione in Germania - La Francia di Emmanuel Macron vuole partecipare ai negoziati sulla formazione della coalizione che governerà la Germania dopo le elezioni di domenica. Il ministro francese per gli Affari europei, Clément Beaune, ieri ha chiesto di avviare subito discussioni informali con i partiti tedeschi che potrebbero far parte del prossimo governo. “Tutti i partiti sono pro-europei impegnati”, ha detto Beaune a France 2: “Ci saranno delle divergenze e delle difficoltà nelle discussioni con la Francia nei prossimi mesi. Non siamo d'accordo su tutto e le questioni su cui possiamo metterci d'accordo non sono le stesse da un partito all'altro”. Secondo Beaune, “sarà più facile discutere con i socialdemocratici sulle questioni come gli investimenti e le regole fiscali e senza dubbio più facile con la Cdu sulla difesa comune e la sicurezza”. Per Beaune, i tedeschi “si dovranno adattare a noi. Credo che si debba iniziare la prima discussione tra i partiti politici tedeschi da subito per conoscerci e spero entro la fine dell'anno quando ci sarà un governo tedesco possiamo lavorare insieme”, ha detto il ministro. Sul Foglio Mauro Zanon ha intervistato lo storico corrispondente di Liberation a Bruxelles: Jean Quatremer dice che un governo Spd potrebbe non essere una buona notizia per Parigi.

E ora tocca alla Repubblica ceca - Dopo la Germania tocca alla Repubblica ceca andare alle urne per quelle che si annunciano elezioni incerte per il futuro del primo ministro, Andrej Babiš. Gli elettori cechi andranno alle urne l'8 e 9 ottobre per rinnovare i 200 membri della Camera dei deputati. L'ultimo sondaggio di Kantar per la televisioni pubblica dice che il partito di Babiš, ANO, è in testa con il 24,5 per cento ma tallonato dall'alleanza SPOLU (Insieme) formata da tre partiti di centrodestra con il 23 per cento. A poca distanza c'è un'altra alleanza, quella tra i Pirati e il partito dei sindaci STAN con il 20,5 per cento. L'estrema destra della Spd (Libertà e democrazia diretta) è ferma all'11,5 per cento. L'attuale alleato di coalizione di Babiš, il Partito socialdemocratico ceco, rischia di non superare la soglia di sbarramento del 5 per cento. Altri sondaggi nelle scorse settimane hanno dato un vantaggio più netto ad ANO e Babiš. Ma la formazione di una maggioranza potrebbe essere tanto complicata quanto in Germania.


L'ex commissario Moedas strappa Lisbona ai socialisti di Costa - Il Partito socialista di Antonio Costa è rimasto il più grande partito in Portogallo, ma l'ex commissario europeo per la Ricerca, Carlos Moedas, è riuscito a strappare la capitale Lisbona per la prima volta in 14 anni. Moedas ha ottenuto il 34,25 per cento, meno di un punto in più del Partito socialista. Costa, che era stato sindaco di Lisbona tra il 2007 e il 2015, ha espresso "frustrazione" per quella che ha definito una sconfitta "inaspettata". "Iniziamo un nuovo ciclo che credo inizi a Lisbona ma non finirà a Lisbona", ha detto Moedas, nonostante i socialisti conservino un netto vantaggio a livello nazionale. Il Partito socialista ha ottenuto il 34,4 per cento nei 147 comuni in cui si è votato contro il 24 per cento del partito socialdemocratico all'opposizione. Il nuovo partito di estrema destra Chega si è fermato al 4,2 per cento, dietro il Partito comunista con l'8,2 per cento.


Rutte sotto protezione per rischio rapimento o attentato - Il primo ministro olandese, Mark Rutte, rischia di non potersi più muoversi liberamente a piedi e in bicicletta per andare nel suo ufficio all'Aia, dopo che è stato messo sotto protezione rafforzata a seguito di voci di un possibile attentato o rapimento contro di lui. La notizia è stata rivelata dal Telegraaf domenica e confermata da fonti ufficiali ieri. Secondo il quotidiano, alcune persone affiliate alla Mocro Maffia sarebbero stati viste spesso vicino a Rutte e il sospetto è che fossero in ricognizione. La Mocro Maffia - la mafia marocchina della droga - è considerata responsabile dell'assassinio in luglio del giornalista di inchiesta Peter de Vries in luglio. Diciassette membri della Mocro Maffia sono attualmente sotto processo ad Amsterdam.


La Commissione vuole estendere i controlli sull'export di vaccini - La Commissione europea ha proposto agli Stati membri di estendere il meccanismo di controllo sull'export di vaccini fino alla fine dell'anno". Lo ha annunciato un portavoce della stessa Commissione ieri, nonostante la richiesta di alcuni stati membri di abbandonare il meccanismo che obbliga le società farmaceutiche a notificare tutte le esportazioni di vaccini. La Commissione ha usato il suo potere di bloccare l'esportazione di dosi sono in un caso: una fornitura di vaccini AstraZeneca in partenza dall'Italia diretta in Australia.


Lagarde minimizza il pericolo inflazione - La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha minimizzato i rischi di un'inflazione persistente nella zona euro. “Mentre potrebbe dimostrarsi più debole di quanto previsto se l'attività economica dovesse essere colpita da una nuova serie di restrizioni (per il Covid-19), ci sono alcuni fattori che potrebbero portare a pressioni più forte sui prezzi di quanto attualmente ci aspettiamo. Ma finora vediamo segnali limitati di questo rischio, il che significa che il nostro scenario di base continua a prevedere un'inflazione che rimane al di sotto del nostro obiettivo nel medio termine”, ha detto Lagarde davanti alla commissione Affari economici del Parlamento europeo. Interrogata sull'effetto dell'impennata dell'inflazione sui cittadini, Lagarde ha espresso la sua "simpatia per quelli che hanno subìto un aumento dei prezzi più elevato di quanto anticipato, in particolare i vulnerabili che hanno pochi risparmi e faticano a arrivare alla fine del mese". Ma rispetto all'obiettivo della Bce “mission is not accomplished”, ha detto Lagarde.


Lagarde usa Mps per sponsorizzare l'unione bancaria - Durante l'audizione alla commissione Economica del Parlamento europeo, Lagarde è stata interrogata sul caso del Monte dei Paschi di Siena. “Non commento. Non tocca a me farlo”, ha risposto la presidente della Bce, salvo aggiungere “due cose. Primo ci sono molti movimenti in corso in Europa e purtroppo solo su base nazionale”. Secondo Lagarde, “se questo non è un segnale per noi per muoverci con forza e essere determinati a far avanzare l'unione bancaria, in particolare l'Edis (la garanzia europea sui depositi, ndr), niente ci porterà lì”. Per Lagarde, “quello che si vede in Italia, si è visto in Spagna e che forse si vedrà in altri paesi, è fondato sul fatto che non abbiamo l'unione bancaria in vigore”.


Nell'Ue 1,3 milioni di occupati nello sport - Nel 2020 1,3 milioni di persone erano occupate nel settore dello sport nell'Ue, pari allo 0,7 per cento del totale degli occupati, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. La percentuale maggiore è stata registrata in Svezia (1,6 per cento), Finlandia (1,4 per cento), Spagna e Olanda (entrambi 1,0 per cento). L'Italia è appena sotto la media dell'Ue con lo 0,6 per cento del totale degli occupati. La percentuale più bassa è stata registrata in Romania (0,2 per cento), Ungheria, Polonia, Lituania e Bulgaria (tutti al 0,4 per cento). Nell'Ue il 33 per cento degli occupati nello sport sono giovani tra i 15 e i 29 anni, quasi il doppio rispetto agli altri settori. Le donne sono il 43 per cento contro il 46 per cento nell'occupazione femminile generale.

 

 


Accade oggi in Europa

– Consiglio competitività (sessione ricerca)

– Commissione: visita della presidente von der Leyen in Albania e in Macedonia del nord

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa alla Conferenza interparlamentare su Stabilità, coordinamento e governance economica nell'Ue; riceve il vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina; interviste all'evento SMA EnterPrize organizzato da Assicurazioni Generali

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell tiene il dialogo strategico con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde al forum della Bce "Oltre la pandemia: il futuro della politica monetaria"

– Corte dei conti dell'Ue: relazione speciale sull'impatto della politica agricola dell’Ue sull’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse idriche

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