Alla Bce Lagarde codifica la rivoluzione Draghi

La condanna del Parlamento europeo sulla legge ungherese anti-Lgbt e come hanno votato gli italiani a riguardo. La Commissione approva i piani di Recovery di Cipro e Croazia, mentre si teme non faccia sul serio sulla minaccia del blocco del piano ungherese. Multa al "circolo dei cinque" per un cartello sulle emissioni. Italia all'ultimo posto nel Tabellone sulla giustizia e le idee di Reynders. Putin provoca Sánchez. La corte blocca la circolazione dei farmaci senza bollino Ema

David Carretta

La trasformazione della Bce avviata da Mario Draghi è completa; ieri la Banca centrale ha modificato il suo obiettivo di inflazione al 2 per cento, annunciando che tollererà livelli superiori al target. Il Consiglio direttivo ha adottato un piano d'azione di nove punti che corre fino al 2024. La presidente Christine Lagarde ha annunciato che la lotta al cambiamento climatico sarà parte della politica monetaria della Bce 

La Banca centrale europea ieri ha modificato il suo obiettivo di inflazione portandolo al 2 per cento e ha annunciato che tollererà livelli superiori al target, in una svolta che permetterà al Consiglio dei governatori di avere più flessibilità per mantenere più a lungo i tassi a livelli storicamente bassi. La prima revisione strategica della Bce dal 2003 è stata presentata ieri dalla presidente, Christine Lagarde. Più che una nuova rivoluzione, si tratta del completamento della trasformazione della Bce avviata da Mario Draghi sin dal suo insediamento come presidente nel pieno della crisi del debito sovrano: la rottura con l'ortodossia della politica monetaria della Bundesbank tedesca. La Bce ha anche annunciato che la lotta al cambiamento climatico sarà parte della sua politica monetaria. L'unica concessione ai falchi sembra essere la decisione di incorporare i costi delle case di proprietà (ma non i prezzi degli immobili) nelle sue valutazioni sull'inflazione.

La prima novità è l'abbandono dell'obiettivo di inflazione "vicino ma sotto il 2 per cento" che ha caratterizzato la politica della Bce dagli ultimi due decenni, provocando infiniti dibattiti sul significato dell'espressione e quale sia il momento giusto per passare a misure monetarie restrittive. "Il Consiglio direttivo ritiene che il miglior modo per mantenere la stabilità dei prezzi sia perseguire un livello dell'inflazione del 2% a medio termine", si legge nel documento pubblicato ieri. La seconda novità (anche se non è così nuova) è l'intenzione di perseguire l'obiettivo del 2 per cento "in modo simmetrico. La simmetria implica che scostamenti negativi e positivi da questo obiettivo siano considerati ugualmente inopportuni". Il concetto della simmetria era già stato introdotto da Draghi nei suoi ultimi mesi alla testa della Bce ed è stato forse il suo ultimo lascito prima di lasciare Francoforte. "La simmetrica in sostanza significa che non c'è tetto, o tetto del 2 per cento, e che l'inflazione può deviare da entrambe le parti. Non accettiamo tassi di inflazione più bassi in permanenza", aveva detto Draghi nel giugno di due anni fa.

La revisione della strategia presentata da Lagarde specifica meglio quali saranno le risposte della Bce per garantire la simmetria. "Quando l'economia opera in prossimità del limite inferiore, sono necessarie misure di politica monetaria particolarmente incisive o persistenti per evitare che le deviazioni negative dall’obiettivo di inflazione si radichino. Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l'inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell'obiettivo", si legge nel documento approvato ieri. Per certi aspetti la simmetria è la capitolazione dei falchi e il trionfo delle colombe. Banalizzando: con l'inflazione vicina a zero la Bce si impegna a usare tutti i cannoni, se necessario a lungo, e i tassi potranno restare bassi anche se l'inflazione supererà l'obiettivo del 2 per cento. Il premio di consolazione per i falchi, nel momento in cui i prezzi degli immobili stanno esplodendo, è l'inserimento dei "costi relativi alle abitazioni occupate dai proprietari" tra gli indicatori dell'inflazione di cui la Bce si avvale (in attesa che Eurostat li inserisca tra i suoi). Ma il premio è limitato. Lagarde ha specificato che si tratta dei costi per vivere nella casa di proprietà, non dei prezzi degli immobili.

La revisione della strategia della Bce, inoltre, rende ordinari gli strumenti straordinari introdotti sotto la presidenza di Draghi. "Lo strumento primario di politica monetaria è l'insieme dei tassi di interesse di riferimento della Bce", si legge nel documento. Ma, "riconoscendo il limite inferiore effettivo dei tassi di riferimento, il Consiglio direttivo ricorre altresì, in particolare, alle indicazioni prospettiche sui tassi (forward guidance), agli acquisti di attività (il QE, ndr) e alle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, se opportuno". Inoltre, la Bce "continuerà a rispondere in modo flessibile all'emergere di nuove sfide e considererà, se necessario, nuovi strumenti di politica monetaria nel perseguire il proprio obiettivo della stabilità dei prezzi". Altra vittoria per le colombe: le decisioni saranno prese sulla base dell'analisi economica e dell'analisi monetaria e finanziaria. Precedentemente c'erano solo l'analisi economica e l'analisi monetaria. E' la codificazione di un'altra innovazione di Draghi: l'attenzione per il ruolo delle banche per i meccanismi di trasmissione della politica monetaria e il riconoscimento dell'importanza della stabilità finanziaria per la stabilità dei prezzi.

La rivoluzione Lagarde, invece, riguarda il clima. La revisione della strategia della Bce riconosce che "il cambiamento climatico ha profonde implicazioni per la stabilità dei prezzi" a causa dell'impatto sulla struttura e le dinamiche congiunturali dell'economia e del sistema finanziario. "Oltre a integrare esaustivamente fattori climatici nelle proprie valutazioni di politica monetaria, il Consiglio direttivo adeguerà l'impianto operativo della politica monetaria per quanto riguarda l’informativa, la valutazione del rischio, gli acquisti di attività del settore societario e il sistema della garanzie", si legge nel documento. Il Consiglio dei governatori ha adottato un piano d'azione di nove punti che corre fino al 2024. "L'azione sul clima è al centro della nostra strategia e sarà centrale per ciò che faremo nel quadro monetario e nelle operazioni monetarie", ha annunciato Lagarde


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di venerdì 9 luglio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


Il Parlamento condanna la legge ungherese anti-Lgbt - Il Parlamento europeo ieri ha condannato “con la massima fermezza" la legge anti-Lgbt adottata dall'Ungheria, sostenendo che la nuova normativa rappresenta una chiara violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dell'Ue, del trattato e della legislazione dell'Ue sul mercato interno. In una risoluzione adottata con 459 voti favorevoli, 147 contrari e 58 astensioni, i deputati sottolineano che la legge anti-Lgbt non è un caso isolato, ma “un ulteriore esempio intenzionale e premeditato del graduale smantellamento dei diritti fondamentali in Ungheria”. Il Parlamento ha chiesto alla Commissione di avviare una procedura d'infrazione accelerata e di utilizzare, se necessario, tutti gli strumenti procedurali della Corte di giustizia, come misure provvisorie e sanzioni per inadempienza. Inoltre, ha chiesto agli stati membri di portare la questione alla Corte di giustizia Ue in caso di inerzia della Commissione e di presentare un ricorso interstatale alla Corte europea dei diritti dell'uomo. I deputati, infine, ritengono che debba essere attivato il  meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto contro l'Ungheria e hanno espresso preoccupazione sulla conformità del piano nazionale di ripresa e resilienza di Budapest.

Come hanno votato gli italiani sulla legge ungherese anti-Lgbt - Tra le delegazioni italiane al Parlamento europeo, Lega e Fratelli d'Italia e Massimo Salini di Forza Italia hanno votato contro la risoluzione che condanna la legge anti-Lgbt dell'Ungheria. Partito democratico, Movimento 5 stelle, Italia Viva, Azione, Svp e gli ex del M5s emigrati nei Verdi, in Renew o nel Ppe hanno votato a favore. Altri Quattro deputati di Forza Italia si sono astenuti.

La Commissione fa sul serio sul piano di Recovery di Orbán? - A Bruxelles è iniziato a circolare il sospetto che la Commissione non faccia sul serio con la sua minaccia di bloccare il piano di ripresa e resilienza dell'Ungheria per i problemi legati ai meccanismi di controllo su come vengono spese le risorse e le riforme nel campo della giustizia e della corruzione. Una fonte ci ha detto che la Commissione ha annunciato ai comitati che preparano le riunioni dell'Ecofin che la decisione sul piano ungherese sarà adottata tra il 16 e il 19 luglio, al massimo una settimana dopo la scadenza formale del 12 luglio. Il sospetto di alcuni è che la fuga di notizie sullo stop al piano dell'Ungheria sia servito alla Commissione per calmare il Parlamento europeo.

La Commissione approva i piani di Recovery di Cipro e Croazia - La Commissione ieri ha dato il via libera ai piani di ripresa e resilienza di Cipro e Croazia. Ieri mattina la presidente Ursula von der Leyen era a Nicosia per annunciare l'approvazione del piano cipriota da 1,2 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti: il 41 per cento andrà alla transizione verde, mentre il 23 per cento è destinato alla transizione digitale. Nel pomeriggio von der Leyen è volata a Zagabria per annunciare "luce verde" al piano croato da 6,3 miliardi di sovvenzioni: il 40 per cento andrà agli obiettivi climatici, mentre il 20 per cento sosterrà la digitalizzazione.

Vestager multa i colossi dell'auto in Germania per un cartello sulle emissioni - La Commissione europea ieri ha inflitto una multa da 875 milioni di euro a tre colossi tedeschi dell'auto. Daimler, Bmw e il gruppo Volkswagen (oltre a VW anche Audi e Porsche) hanno violato le regole sulla concorrenza con un cartello sullo sviluppo della tecnologia per ridurre le emissioni di auto nuove diesel. In sostanza, il cosiddetto “circolo dei cinque” si è accordato per evitare di farsi concorrenza con motori più puliti, malgrado avessero a disposizione la tecnologia di riduzione catalitica selettiva, che elimina le emissioni nocive di ossido di azoto (Nox) delle auto a motore diesel grazie all'iniezione dell'additivo Adblue. I cinque “hanno evitato di farsi concorrenza non utilizzando tutto il potenziale di questa tecnologia", ha detto Margrethe Vestager. In un editoriale Il Foglio spiega che la decisione è positiva, ma come sul digitale Vestager deve stare attenta a non oltrepassare i poteri dell'antitrust per perseguire gli obiettivi politici del Green deal.

Italia tra gli ultimi nel Tabellone sulla Giustizia - L'Italia è all'ultimo posto tra i paesi dell'Unione europea per la velocità dei processi civili e commerciali, secondo lo Scoreboard (Tabellone, ndr) sulla Giustizia presentato ieri dalla Commissione europea. Nel 2019 erano necessari 400 giorni per la soluzione di cause in primo grado. I giorni salivano a 500 giorni per la sentenza di appello e a oltre 1.300 giorni per le decisioni di terzo grado. L'Italia è quintultima tra gli stati membri dell'Unione europea per la percezione pubblica dell'indipendenza di tribunali e giudici, davanti a Bulgaria, Polonia, Slovacchia e Ungheria. La motivazione per l'Italia sono le "interferenze o pressioni del governo e della politica".

Le idee di Reynders sulla giustizia in Italia - Secondo il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, il problema principale in Italia è la mancanza dei giudici. "C'è una vera preoccupazione sulle risorse umane" nel sistema giudiziario italiano, ha detto Reynders: "Il numero dei giudici resta uno dei più bassi nell'Ue”. Reynders ha preso posizione sulla separazione delle carriere. “Occorre aumentare i numeri e quindi magari mantenere la possibilità di muoversi da una carriera ad un'altra”, ha detto il commissario, che si è espresso anche sulla riforma del Consiglio superiore della magistratura. L'Italia deve rispettare “gli standard europei del Consiglio d'Europa e lavorare con la Commissione Venezia". Secondo Reynders, è necessario assicurarsi che “nella composizione del Consiglio superiore della magistratura ci sia una maggioranza di giudici eletti dai loro pari".
 

La provocazione del caccia di Putin contro Sánchez - Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ieri ha vissuto sulla sua pelle le provocazioni di Vladimir Putin contro i paesi Baltici. "Dobbiamo andare”, ha detto Sánchez al presidente lituano, Gitanas Nauseda, mentre erano insieme in conferenza stampa nella base militare della Nato di Siauliai, nel nord della Lituania. I due avevano cominciato a parlare da alcuni minuti, quando gli equipaggi dei jet parcheggiati poco distante hanno iniziato a correre e a prepararsi per partire. Un pilota si è avvicinato a Sánchez, gli ha spiegato qualcosa all'orecchio e poi il premier ha invitato Nauseda ad allontanarsi. Poco dopo si è saputo che i radar avevano individuato un jet russo nello spazio aereo lituano senza dare alcuna informazione sulla propria rotta: era partito dall’enclave russa di Kaliningrad. In un editoriale Il Foglio spiega che il Baltico è diventato il fronte quotidiano della Nato contro le incursioni di Putin.


La Corte blocca la circolazione dei farmaci senza bollino Ema - Un medicinale non soggetto a prescrizione medica in uno stato membro può essere commercializzato in un altro Stato membro solo se anche quest'ultimo ne abbia autorizzato l'immissione in commercio. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Ue in una sentenza su una società ungherese, Pharma Expressz, che commercializza in Ungheria medicinali autorizzati in un altro stato membro ma non autorizzati dall'Agenzia europea dei medicinali o dall'Autorità del farmaco di Budapest. Secondo i giudici di Lussemburgo, se un medicinale non dispone di un’autorizzazione all'immissione al commercio rilasciata dall’autorità competente dello stato membro in cui è offerto in vendita o con la procedura centralizzata dell'Agenzia europea dei medicinali, non può essere commercializzato in tale stato, a prescindere dal fatto che detto medesimo medicinale possa essere venduto in un altro paesi dell'Ue senza prescrizione medica.

I prezzi degli immobili crescono del 5,8 per cento - Nel primo trimestre del 2021 i prezzi degli immobili sono cresciuti del 5,8 per cento nell'area euro e del 6,1 per cento nell'Ue rispetto allo stesso trimestre del 2020, secondo i dati pubblicati da Eurostat. Si tratta dell'incremento annuale più alto per l'area euro dalla fine del 2006. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Lussemburgo (+17,0 per cento), Danimarca (+15,3), Lituania (+12,0), Repubblica ceca (+11,9) e Paesi Bassi (+11,3). Solo Cipro ha registrato un calo dei prezzi degli immobili su base annuale (-5,8 per cento). Il dato per l'Italia è di un aumento limitato, pari al 1,7 per cento.

L'industria ha perso l'8,5 per cento nel 2020 - Il settore dell'industria dell'Unione europea nel 2020 ha perso l'8,5 per cento a causa della crisi provocata dal Covid-19, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. Tra il 2000 e il 2020 il manifatturiero è cresciuto in media dello 0,4 per cento l'anno, con differenze sostanziali nel corso degli anni a causa dei contraccolpi subiti dalla crisi finanziaria del 2008 e 2009 (-8,9 per cento in entrambi gli anni) e da quella del Covid-19 (-8,5). Il tasso di crescita della produzione industriale per il totale dell'industria durante il primo lockdown tra febbraio e aprile dello scorso anno era crollato del 27,5 per cento nell'Ue e del 28,2 per cento nell'area euro. In quel periodo l'Italia aveva registrato il dato peggiore con -43,4 per cento.


Accade oggi e nel fine settimana in Europa

Venerdì 9 luglio

-G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali a Venezia

-Consiglio: riunione informale dei ministri dell'Occupazione e degli Affari sociali

-Consiglio: riunione del Coreper

-Commissione: discorso della commissaria Jourova all'Hambach Democracy Dialogue 2021 sul dilemma sullo stato di diritto per l'Europa

-Commissione: visita del commissario Várhelyi in Armenia

-Corte dei conti europea: conferenza sulla capacità del settore finanziario dell'Ue di fronteggiare la prossima crisi e sostenere la ripresa economica (con Lehne, Dombrovskis, McGuinness, Tinagli, Enria e Koenig)

-Eurostat: dati sulla demografia in Europa nel 2019-20; dati sui decessi settimanali fino a maggio 2021

Sabato 10 luglio

-Commissione: i commissari Borrell e Suica partecipano al Dubrovnik Forum 2021

Domenica 11 luglio

-Commissione: la presidente von der Leyen partecipa alla cerimonia per commemorare il 77esimo anniversario del massacro di Campo di Fossoli

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