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Editoriali

Putin spegne i nostri occhi su Kim. La Russia mette il veto sul Panel of Expert per Pyongyang

Redazione

Da Mosca è arrivato lo stop al lavoro del gruppo di esperti incaricato di investigare sulle sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza alla Corea del nord. Il comitato non esisterà più: un guaio per tutti

Ieri la Russia ha spazzato via gli ultimi quattordici anni di politiche nei confronti della Corea del nord con un semplice veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Per la prima volta sin dalla sua istituzione, il Panel of Expert, il gruppo di esperti che investiga sulle sanzioni contro la Corea del nord, non esisterà più.

Sin dalla sua istituzione nel 2010, il gruppo di otto esperti internazionali era diventato il fulcro delle politiche dell’Onu nei confronti di Pyongyang: selezionato dal Consiglio di sicurezza, il Panel of Expert aveva il compito complesso di studiare l’articolato sistema con cui il regime nordcoreano riesce a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza. Poteva farlo grazie a un mandato molto ampio, che gli permetteva di raccogliere e analizzare le informazioni provenienti dagli stati membri, dagli organi competenti dell’Onu e da altre parti interessate – è successo anche all’Italia di dover condividere con il Panel of Expert alcune informazioni riguardo, per esempio, all’affitto di immobili e ai conti correnti con cui soggetti nordcoreani a Roma facevano soldi.

I risultati, a cui nessun singolo paese e nessun giornalista investigativo potrà mai arrivare, venivano poi condivisi in un rapporto annuale che serviva come base per perfezionare le sanzioni. Ieri però la Russia, come previsto, ha posto il veto al rinnovo del lavoro degli esperti. E la motivazione è molto facile da intuire: nonostante Mosca e Pyongyang continuino a negare, la Corea del nord sta fornendo alla Russia gigantesche quantità di armamenti per la guerra contro l’Ucraina. In cambio, la Russia sta esportando petrolio alla Corea del nord, sta ricominciando a usare manodopera nordcoreana e non sappiamo fino a che punto sta condividendo segreti tecnologici. Per preservare la sua relazione con la Corea del nord – uno dei regimi più pericolosi del mondo, in guerra costante contro Corea del sud, America e occidente – Mosca ha deciso di spegnere le luci sui suoi traffici. È un disastro potenzialmente fatale.