Così i siti web chiusi riaprono pieni di articoli generati dall'Intelligenza artificiale

Priscilla Ruggiero

Il dj serbo Vujinovic ha acquistato oltre 2.000 domini riempiendoli di articoli clickbait scritti da ChatGPT. Ora sul sito dell'Apple Daily, il giornale di Hong Kong un tempo simbolo della libertà di stampa, rimangono solo contenuti apolitici come "chi sono i 10 pastori più ricchi del mondo"

Roma. The Hairpin, The Frisky, Pope2you.net, TrumpPlaza.com, Apple Daily: sono solo alcuni dei siti che dopo essere stati chiusi sono “risuscitati” pubblicando improvvisamente contenuti diversi da quelli che erano soliti pubblicare in passato. Dietro c’è la stessa persona, o meglio un’azienda di 14 persone, Shantel, che sul suo sito web  si offre di “portare la tua presenza digitale a nuovi livelli”. Il proprietario e gestore del sito è Nebojsa Vujinovic, un dj serbo con il nome d’arte “Dj Vujo#91” che acquista  domini web chiusi con   un alto posizionamento su Google e li “riattiva” riempiendoli di articoli clickbait scritti da ChatGPT. Tutti questi siti, come The Hairpin, un blog femminile che ha chiuso nel 2018 perché i proprietari originali hanno lasciato scadere il suo dominio, hanno una sezione “contattaci”: gli indirizzi mail, tutti diversi, portano sempre alla stessa persona: Nebojsa Vujinovic. 

 

Wired ha mandato una mail a uno dei  contatti e ha ricevuto la risposta dell’imprenditore serbo, che ha affermato come quello fosse soltanto uno dei circa 2.000 siti web che gestisce: “E’ una cosa comune su internet oggi”, ha detto. I lettori, gli editori e i proprietari dei siti originali non la pensano però allo stesso modo, anzi vedono nell’operazione un metodo truffaldino, “poco etico” nei confronti del pubblico e della storia di questi vecchi domini web. Su The Frisky, un altro blog femminile fondato nel 2008 “per le donne, dalle donne”, non è più possibile risalire ai contenuti originali perché Vujinovic, dopo averlo acquistato, ha rimosso i nomi degli autori originali e ripubblicato i vecchi articoli sotto pseudonimi. “Tutto il vecchio materiale è ora sotto il nome ‘Wendy Stokes’, e la maggior parte del materiale politico è sparito”, ha detto un ex redattore di The Frisky, che si è reso conto che il sito fosse ancora online solo a settembre, quattro mesi dopo  la sua chiusura ufficiale, mentre il fondatore Edith Zimmerman ha definito la nuova versione   molto “triste”. Un altro problema è il fatto che quest’operazione di  domain squatting, cioè di trarre profitto dai domini web associati a nomi  già famosi, non è del tutto riconoscibile: a prima vista sembrano siti con articoli originali e con alle spalle un team reale. Soltanto guardando meglio i contenuti e confrontando le varie pagine si può notare  il fatto che siano tutte molto simili, le grafiche, la divisione in sezioni, e i titoli generici degli articoli: “6 cose da sapere prima di visitare la Città del Vaticano”; “4 lezioni di salute mentale dal cristianesimo”; “le prove che Gesù ha camminato sulla Terra” sono i contenuti sulla homepage di Pope2you.net, l’ex sito web creato dal Vaticano per avvicinare  Papa Benedetto XVI ai giovani. 

 

Vujinovic si difende dicendo nel suo lavoro non c’è malizia e che dietro ai contenuti generati dall’intelligenza artificiale c’è sempre una supervisione umana da parte del suo team, ma spesso nell’appropriazione di un sito web chiuso c’è anche un messaggio politico, come nel caso dell’Apple Daily, il tabloid pro democrazia di Hong Kong simbolo della libertà di stampa. Dopo l’imposizione di Pechino della Legge sulla sicurezza nazionale, l’Apple Daily è stato uno degli ultimi giornali a rimanere in vita. Il suo fondatore,  Jimmy Lai, è stato arrestato. Ora sul nuovo sito qualsiasi riferimento politico è stato eliminato,  e Vujinovic dice che a causa del suo passato “odia la politica”, ma “ama la Cina”, e sul nuovo Apple Daily si possono leggere “Oltre 40 auguri romantici di buon compleanno” e chi sono “i 10 pastori più ricchi del mondo”.

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