"France rime avec puissance"

Le soluzioni di Attal su crisi agricola, lavoro, salute. Che cos'ha detto il premier francese

"Entro il 15 marzo, gli aiuti della Pac agli agricoltori". La pianificazione ecologica, il nucleare da ampliare, sburocratizzazioni e semplificazioni. E poi le riforme su Sanità, scuola e casa. A tre settimane dalla sua nomina, il discorso di politica generale all'Assemblée nationale

Enrico Cicchetti

Si vuole rivolgere “a tutti quei francesi, spesso appartenenti alla classe media (…) che non si lamentano anche se  hanno la sensazione di subire. Li ascolto, li capisco e, poiché la maggioranza ci lavora dal 2017, voglio contribuire a dare loro delle risposte".

A tre settimane dalla sua nomina, il primo ministro francese Gabriel Attal fa la sua dichiarazione di politica generale dal podio dell'Assemblea nazionale. Questa tradizione repubblicana permette al capo del governo di presentare le linee principali del suo programma, le riforme e le misure che vuole attuare. La dichiarazione sarà seguita da un dibattito in seduta pubblica, senza votazione. Ed è fondato su quattro capitoli: autorità e sovranità; lavoro e servizi pubblici; istruzione e sanità e infine agricoltura ed ecologia. Attal si rivolge alla calsse media, dunque, perché dice di conoscere "il rischio che corrono di lasciarsi cedere alle sirene che ci porterebbero al caos, alla divisione e al collasso. Perché ho ben chiaro che mentre agiamo, alcuni restano in agguato, alimentando la rabbia e sperando di raccoglierne i benefici". Riforme, Europa e "dialogo" con le altre forze politiche sono i cardini del suo progetto. Anche perché Attal sa benissimo, e lo ricorda in Aula, che la sua maggioranza è relativa e che "i francesi aspettano che smettiamo di litigare sui principi e agiamo insieme”

  

La Francia non è mai stata, non è e non sarà mai una nazione che soffre. Nei peggiori momenti di dubbio, di sgomento, di disunione ha dimostrato la sua solidità e la sua anima, che la rendono una nazione come nessun'altra", dice Attal, riferendosi in particolare all'organizzazione dei Giochi Olimpici di quest'anno, alla commemorazione dell'80° anniversario dello Sbarco in Normandia e alla riapertura delle porte della cattedrale di Notre-Dame a Parigi. “Francia fa rima con potere. La Francia è un punto di riferimento, è un ideale. È un patrimonio testimone di una storia millenaria. È un patrimonio morale, quello della patria dove sono nati i diritti umani, quello di un modello sociale protettivo, invidiato in tutto il mondo".  

"La nostra identità non può essere diluita o dissolta", prosegue Attal, evocando le recenti crisi, dall'epidemia di Covid-19 al cambiamento climatico, passando per il ritorno della guerra in Europa e per l'attacco di Hamas in Israele. “La crisi energetica, l’inflazione, la minaccia terroristica, le crisi si sovrappongono, si intrecciano e si sommano. Non offro alcuna soluzione miracolosa, ma ovviamente risponderemo metodicamente", dice. "L’identità stessa di questa maggioranza, di questo governo, è riconquistare la nostra sovranità francese ed europea".

  

La crisi agricola

A proposito delle proteste degli agricoltori che denunciano la crisi della loro professione e del loro settore, Gabriel Attal ha detto che il suo governo ha “ intrapreso un’azione risoluta per la sovranità agricola del nostro paese. La nostra agricoltura è una forza, non semplicemente perché ci nutre nel senso letterale del termine, ma perché costituisce uno dei fondamenti della nostra identità e delle nostre tradizioni. Perché i nostri agricoltori incarnano valori fondamentali. Quindi, lo dico qui solennemente, c’è e deve esserci un’eccezione agricola francese. So che c'è un accumulo di norme", ha detto il primo ministro. "Di fronte a decisioni che cadono dall'alto e che a volte cadono chissà dove, anche l'agricoltura ha dei dubbi e aspetta risposte e soluzioni. Saremo presenti senza alcuna ambiguità". 

“Dobbiamo sburocratizzare la Francia”, dice poi Attal, che vuole lanciare un grande progetto per semplificare le norme. “Venerdì scorso ho annunciato la rimozione dei primi dieci standard nazionali per i nostri agricoltori e molti altri seguiranno a livello locale. Nell'Alta Garonna, in alcuni incontri della settimana scorsa, il prefetto e gli agricoltori si sono accordati sull'abrogazione di quattro decreti prefettizi. Questa logica si estende questa settimana a tutti i dipartimenti francesi", ha ribadito a proposito della crisi agricola. Il capo del governo ha anche detto di voler estendere questa logica di semplificazione degli standard ad altri settori dell'economia francese.

 

“Entro il 15 marzo, tutti gli aiuti della PAC (politica agricola comune, ndrsaranno versati sui conti bancari” degli agricoltori, afferma il primo ministro francese. “Dobbiamo realizzare il nostro riarmo agricolo, produrre, proteggere la nostra sovranità”.

 

“Dobbiamo andare lontano, cambiare la nostra logica. Non tutto si risolverà in poche settimane: i progetti sono complessi e per alcuni bisognerà lavorare ancora. Mi assumo anche la responsabilità di fornire ovunque risposte il più rapide possibile”.

  

Energia e transizione ecologica

“Dal 2017, per il pianeta, abbiamo preferito le azioni reali ai grandi mali”, dice Attal, assicurando che la maggioranza agisce sulle questioni ambientali “più di qualsiasi maggioranza precedente”. Nel 2023, “solo nei primi nove mesi dell’anno, le emissioni di gas serra sono diminuite di quasi il 5 per cento”. “Ora disponiamo di una strategia completa settore per settore, territorio per territorio, con una pianificazione ecologica”, ha continuato, sostenendo che il governo investirà “quest’anno 46 miliardi di euro per la transizione ecologica”.

   

Continueremo ad aumentare la potenza del nostro parco nucleare”, dice il capo dell'esecutivo. "Crlima dovrà fare rima con crescita. Un’ecologia popolare è un’ecologia costruita il più vicino possibile alla realtà francese". Sull'energia, il primo ministro ha accennato rapidamente al trittico “sobrietà, rinnovabili e nucleare”, ma insistendo soprattutto sul rilancio dell'atomo, dicendosi orgoglioso di essere “in un governo pronucleare”.

  

"Sono orgoglioso che i 50 siti industriali a più alte emissioni, che insieme rappresentano il 10 per cento delle nostre emissioni di gas serra in Francia, si siano tutti impegnati a ridurre le loro emissioni di quasi la metà entro il 2030. E vi annuncio, vi annuncio vi informiamo che lanceremo un’iniziativa simile contro l’inquinamento da plastica per i 50 siti che immettono sul mercato la maggior parte degli imballaggi plastici”, ha aggiunto Attal.

  

Lavoro

Attal promette di combattere la disoccupaziuone e la trappola dell'inattività. "Dobbiamo rispondere alla sfida dei posti di lavoro vacanti", dice, "perché è incomprensibile che la disoccupazione rimanga intorno al 7 per cento quando ci sono così tante aziende e settori che cercano di assumere su tutto il territorio nazionale. Abbiamo un salario minimo significativamente più alto di quello dei nostri vicini e ne siamo orgogliosi. Ma abbiamo una quota dei nostri lavoratori vicina al salario minimo, molto più grande di quella dei nostri vicini. È un problema. A partire dalla prossima legge finanziaria inizieremo a riformare questo sistema", ha annunciato.

E poi ha confermato che il governo manterrà “l'impegno del Presidente della Repubblica per un nuovo taglio delle tasse di 2 miliardi di euro” e una riforma della base sociale degli indipendenti che avverrà “nel 2026”. 

 

Le riforme: sanità, scuola e casa 

Il premier francese parla poi della crisi abitativa: il governo intende, dice, sbloccare il settore immobiliare, semplificare le norme, eliminare i vincoli e accelerare le procedure. 

E prevede una riforma dell'assistenza sanitaria statale prima dell'estate. "Continueremo a riarmare il nostro sistema sanitario": cruciale è la questione dei deserti medici e della saturazione dei servizi ospedalieri. “Gli effetti della rimozione del numero chiuso non si faranno sentire immediatamente. Dobbiamo quindi attuare subito soluzioni forti. Ecco perché, come annunciato dal Presidente della Repubblica, procederemo alla regolarizzazione dei medici stranieri presenti sul nostro territorio". E annuncia che nominerà "un emissario incaricato di cercare all'estero i medici che vorrebbero venire ad esercitare in Francia”. Inoltre, l'esecutivo vuole "trovare un modo per riportare indietro i giovani medici francesi che studiano all'estero”.

Riguardo all'istruzione, tra le altre proposte, Attal dice che il suo governo riformerà "la formazione iniziale degli insegnanti per costruire le scuole normali del 21° secolo”. Questa riforma “sarà presentata entro marzo”, ha detto.

   

L'Europa (e l'attacco a Le Pen)

"Coloro che sostengono la fine dell'applicazione dei trattati sono i sostenitori di una Frexit mascherata che indebolirebbe la Francia", ha detto il premier, riferendosi al Rassemblement National di Marine Le Pen. “Meno Europa significa meno potere per la Francia. Prenderò solo un esempio e ferirà alcune persone. Brexit: i suoi sostenitori hanno promesso giorni felici per l’economia britannica e il popolo inglese. La scorsa settimana a causa della Brexit hanno chiuso gli ultimi altiforni della Gran Bretagna. L’acciaio non viene più prodotto nel Regno Unito. Da noi in Francia, invece, grazie soprattutto agli investimenti europei, il settore si sta riprendendo. Chi sono stati i primi sostenitori della Brexit in Francia? Chi ha parlato apertamente con il leader del campo Brexit? Il RN”, ha sottolineato Attal.

  

Immigrazione

La lotta contro l'immigrazione clandestina "deve continuare a intensificarsi”, continua il premier francese. “Dobbiamo partire dal presupposto che accogliamo meno per accogliere meglio. Continueremo a schierare la 'forza di frontiera' lanciata nelle Alpi Marittime, che ha già consentito diverse decine di migliaia di arresti alla frontiera italiana". 

 

Diritti

“Prima dell’estate", dice Attal, "esamineremo un disegno di legge sull’assistenza attiva alla morte nel nostro paese" e si auspica che il dibattito si terrà con equilibrio e nel "rispetto delle convinzioni di tutti”.

“Essere francesi nel 2024 (…) significa poter essere primo ministro ammettendo apertamente la propria omosessualità”. Così Gabriel Attal, in conclusione, saluta l'Aula. "In tutto questo vedo la prova che il nostro paese si sta muovendo. La prova che le mentalità stanno cambiando. Quindi ho solo una cosa da dire ai nostri concittadini qualunque sia il loro colore della pelle, la loro origine, il loro indirizzo, le loro convinzioni. La Francia è il tuo paese e in Francia tutto è possibile".

 

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti