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L'indagine

Il mandante delle stelle di David sui muri francesi è un moldavo pro russo 

Mauro Zanon

Sono quattro e di nazionalità moldava i responsabili dei segni antisemiti apparsi sui muri di Parigi nei giorni scorsi: in mezzo ci sarebbe lo zampino della Russia

Quella che nei giorni scorsi era soltanto un’ipotesi avanzata a Europe 1 e France Info da alcune fonti vicino al dossier, ora è una certezza: dietro le stelle di David disegnate sulle facciate di abitazioni e negozi tra Parigi e banlieue limitrofe c’è la Russia. Giovedì, il ministero degli Esteri francese ha condannato apertamente in un comunicato l’ennesimo tentativo di destabilizzazione proveniente da Mosca, accusando la rete russa Doppelgänger/Recent Reliable News di aver amplificato e diffuso sui social le foto delle stelle di David disegnate sui muri della capitale francese e degli altri comuni presi di mira. Nel suo comunicato, il Quai d’Orsay afferma che “questa nuova operazione di ingerenza digitale russa contro la Francia certifica la persistenza di una strategia opportunistica e irresponsabile che mira a sfruttare le crisi internazionali per seminare confusione e creare delle tensioni”. L’inchiesta, condotta da Viginum, l’organismo francese di lotta contro le operazioni di ingerenza, ha evidenziato che la rete russa è stata la prima a pubblicare sui social gli scatti che mostrano le stelle di David e tramite una serie di account ha enfatizzato il problema dell’antisemitismo in Francia accusando le autorità francesi di non proteggere i concittadini di confessioni ebraica. Il Quai d’Orsay ha precisato che la condanna si riferisce specificatamente alla diffusione e all’amplificazione delle foto dei tag sui social, perché per quanto riguarda l’origine delle 250 stelle di David disegnate nelle ultime due settimane l’inchiesta giudiziaria è ancora in corso, anche se sembra evidente che le due cose siano legate. Per ora sono quattro le persone sospettate, tutte di nazionalità moldava. Si tratta di due coppie: la prima, un uomo di 33 anni e una donna di 29, è stata fermata lo scorso 27 ottobre. I due sono stati denunciati da un residente del Decimo arrondissement che li ha visti “tracciare una stella blu” sul muro di una scuola e davanti agli inquirenti hanno confessato di aver agito su ordine di “un individuo in Russia”. La seconda è stata identificata dalle telecamere di videosorveglianza, ma ha abbandonato il territorio francese prima di essere rintracciata dalle autorità. La novità, da giovedì, è il nome e cognome del mandante dell’operazione: Anatolii Prizenko, uomo d’affari moldavo, incarcerato per truffa nel 2012, e all’origine della nascita di vari gruppi pro russi prima di unirsi al Partito socialista moldavo, formazione euroscettica e controllata da Mosca. 

Prizenko, da giovedì, ha moltiplicato le interviste ai quotidiani francesi, confermando a Libération di aver pagato gli autori dei tag ma di aver lanciato l’operazione per “sostenere” gli ebrei vittime di antisemitismo in Europa. “L’operazione non aveva come obiettivo quello di offendere o ferire negativamente i sentimenti di alcune persone e ancor meno di terrorizzarle. Era un’operazione pacifica. In più, le stelle sono state disegnate con una pittura speciale lavabile, che non provoca alcun danno ai beni. Nel contesto degli attentati e dell’antisemitismo in Europa, l’azione aveva come unico fine quello di sostenere gli ebrei d’Europa, di ricordare la storia del popolo ebraico. E che Dio li protegga sempre!”. Affermazioni pressoché deliranti visto che Prizenko, come sottolineato da Libération, si è distinto negli ultimi anni per la pubblicazione sui social di una serie di messaggi a carattere antisemita. Il 28 marzo 2014, l’uomo d’affari moldavo ha condiviso un testo scritto in russo da un certo Aristarkh Rabinovitch che sottolineava l’origine ebraica di diversi politici ucraini, uomini e donne. Un testo apertamente antisemita nel quale si legge che “gli ebrei sono in prima linea nel colpo di stato nazista e nella distruzione dell’Ucraina” e Israele viene qualificato come una “colonia degli Stati Uniti”. Prizenko, a Libération, ha detto di essere dietro un’organizzazione ebraica europea, “Bouclier de David”, tramite la quale avrebbe condotto l’operazione in Francia. Un’inchiesta del servizio di fact-checking di Libération, tuttavia, non ha trovato alcuna struttura con quel nome. Al quotidiano francese, l’uomo d’affari moldavo ha assicurato che nei prossimi giorni  organizzerà una conferenza stampa con i giornalisti per spiegare nel dettaglio la sua operazione.
 

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