Yossi Kuperwasser (via Flash 90)

l'intervista

​​“Da 15 anni  Hamas si prepara per questo giorno”. Parla Kuperwasser

Giulio Meotti

“Che il 7 ottobre svegli l’occidente sull’Iran. Ora invaderemo Gaza”, dice l’ex direttore dell’Unità di ricerca dell’intelligence militare israeliana

“C’è una minaccia strategica all’esistenza di Israele, siamo circondati da forze che vogliono cancellarci dalla mappa”. Così al Foglio Yossi Kuperwasser, l’ex direttore dell’unità di ricerca dell’intelligence militare israeliana. “Sono forze che fanno parte dell’asse iraniano, finanziate, addestrate e armate dall’Iran. L’Iran è in ascesa nel medio oriente, perché la comunità internazionale non ha la volontà di affrontarlo. Siamo stati deboli e oggi gli iraniani sono al 60 per cento del programma nucleare. Nessuno fa niente. Siria, Iraq, Yemen, Libano: gli iraniani sono ovunque. Reprimono il proprio popolo e nessuno fa niente. Solo dichiarazioni carine. Il vecchio appeasement occidentale? Se avessero armi di distruzione di massa, dopo il 7 ottobre potrebbero usarle contro Israele. L’Iran è un’entità messianica e fanatica. E guardate cosa hanno fatto i fanatici il 7 ottobre. Non devono avere armi di distruzione di massa. Ora pensano che Israele sia debole e per Hamas era il momento giusto per attaccare”.

Ieri l’aviazione israeliana ha bombardato Damasco e Aleppo. “I bombardamenti a Gaza sono più forti che in passato. Nel sud abbiamo riconquistato tutti i kibbutz in 24 ore, non eravamo pronti a questo scenario. Hamas per cinque ore ha ucciso tutti e forse pensava di tenersi quei villaggi. C’è stata una distruzione incredibile. Ora l’operazione via terra a Gaza sarà necessaria. E Hezbollah potrebbe a quel punto entrare nel conflitto. E cosa farà la comunità internazionale? Questa guerra non riguarda Israele, ma il mondo occidentale e il perché gli Stati Uniti ci hanno sostenuto in questi decenni”.

Per questo ieri il segretario di stato Blinken è andato a Gerusalemme. “Siamo stati sorpresi altre volte, ma mai con questa entità di perdite” prosegue Kuperwasser. “Lo Yom Kippur era nel canale di Suez. Mai così tanti villaggi attaccati contemporaneamente e con 1.300 morti e 150 ostaggi”. Quanto durerà la guerra? “Dipenderà da Hamas. Con l’assedio speriamo che siano costretti a uscire dai tunnel. Ma hanno avuto quindici anni per prepararsi a questa guerra, da quando ce ne siamo andati nel 2005. E andarsene da Gaza fu un errore”. Non vedremo lo stesso scenario del passato. “Non è un altro round della stessa storia, non è una operazione, è una guerra e dobbiamo finirla con la distruzione di Hamas”.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.