Il conflitto

La guerra di Leopoli, ferita a morte lontana dal fronte

Micol Flammini

L’esercito russo ha colpito un condominio nella città vicina alla frontiera con la Polonia. Per il Cremlino è sempre stata un'altra Ucraina, ora non più

Roma. L’Ucraina inizia a Leopoli, con la sua faccia austroungarica che guarda a occidente. E’ lontana dal fronte, ma piena del fronte, ci sono i rifugiati della parte orientale dell’Ucraina più colpiti dalla guerra, ci sono i monumenti impacchettati per proteggersi dai bombardamenti, ci sono i funerali dei ragazzi che hanno combattuto e sono morti, molti vengono da qui. Per le mire del Cremlino, Leopoli è sempre stata altro, era un’altra Ucraina, lontana dal confine. Invece oggi l’esercito russo ha colpito un condominio nella città vicina alla frontiera con la Polonia, ha ucciso cinque persone e anche i feriti sono molti.

Leopoli aveva conosciuto soprattutto gli attacchi alla sua rete elettrica, e si era organizzata in fretta, aveva reagito comprando i generatori che si vedono fuori dagli alberghi, dai ristoranti, dalle scuole. Sentivi le sirene e la vita tutta attorno camminava imperturbabile perché il compito di Leopoli era accogliere e curare. Oggi è stata ferita a morte da una guerra che è tutto fuorché lontana.

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  • Micol Flammini
  • Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.