
dentro al cremlino
Prigozhin lascia Bakhmut all'esercito russo ed è una sfida
Per il capo della Wagner l’Ucraina è ormai secondaria, lui combatte una guerra privata che ha come centro Mosca. Kyiv ne paga tutte le conseguenze
La guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina contiene al suo interno tante altre guerre, tutte ormai molto private. Anche il presidente russo ha iniziato una guerra per ragioni che hanno a che vedere con il suo potere, che vorrebbe perpetuo, e per portarla avanti fa affidamento su altre persone, ugualmente mosse da interessi personali. Tra loro ci sono i fedeli, come il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che con i suoi uomini non smette di mostrare lealtà al presidente, rivendica conquiste e comunque combatte perché crede che verrà ripagato con denaro, altro potere, repressione dura di chiunque vorrebbe una Cecenia libera da lui e da Putin. Poi ci sono i mercenari, schierati dietro a Evgeni Prigozhin, che invece per Putin è diventato un problema.
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- Micol Flammini
Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.