EDITORIALI

“Non mi sottometto”, dice Mila

Redazione

Al processo, la liceale non molla e rilancia. “Resistiamo o avranno vinto”

Per tutta la giornata di lunedì, gli imputati sono saliti sul banco dei testimoni. Poi è stato il turno di Mila. “Se ogni volta che siamo scioccati dovessimo pronunciare sentenze di morte, che ne sarebbe di noi? In che tipo di società vivremmo?”. Silenzio in aula a Parigi. “Sono sicura che se avessi formulato la mia critica all’islam senza volgarità, senza parolacce, avrebbero reagito esattamente allo stesso modo, con altri argomenti”. E’ una liceale strana, Mila, che va al cuore dello choc di civiltà di una democrazia investita dall’islamismo, che a lei ha portato centomila minacce di morte. “Perché il loro obiettivo è, prima di tutto, quello di impedire qualsiasi critica all’islam”. Poi ha risposto a quelli che le dicono che è meglio staccare la spina, lasciare i social. “Non vado più a scuola, non ho una vita sociale, ho perso tutto, e per di più mi devo far dimenticare? Che io scompaia completamente? Una donna che è stata violentata non dovrebbe uscire in strada per evitare di essere violentata di nuovo? Io dico no! Sarei psichicamente morta, distrutta, se avessi lasciato che tutta questa gente mi calpestasse”. 

 

Anche la madre è venuta a testimoniare. Evoca il “cataclisma” che si è abbattuto sulla sua famiglia dopo il primo video di Mila, nel gennaio del 2020: “L’unica cosa che potrebbe fermarlo, questo sfogo di odio puro, è una chiara presa di posizione della giustizia”. Il futuro? “Mila è lucida, sa che non può avere un futuro. Al di là del rischio di un attacco, quale futuro possiamo immaginare con una tale pressione di morte?”. Il giudice le chiede se rimproverare sua figlia avrebbe risolto il problema. “Non penserei mai di schiaffeggiare mia figlia quando viene attaccata. Cerchiamo solo di non lasciarci terrorizzare. Resistiamo perché, altrimenti, avranno vinto loro”. Il processo dell’anno in Francia è rimandato alla prossima udienza. Non c’è in gioco soltanto la verità giudiziaria dell’affaire Mila, di cui il Foglio ha pubblicato un estratto del libro in esclusiva in Italia. In gioco c’è il futuro della Francia.

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