Annalena Baerbock, la candidata dei Versi per la cancelleria tedesca (Ansa) 

Verso le elezioni di settembre

"Tecnocrate e realista": chi è Annalena Baerbock, candidata dei Verdi al dopo Merkel

Daniel Mosseri

L’annuncio da parte della direzione del partito mette fine ad alcune settimane di dibattito interno. Parlamentare dal 2013, la co-presidente degli ecologisti è la prima candidata donna alla cancelleria federale alle prossime elezioni

Il candidato dei Verdi per la cancelleria federale alle elezioni del 26 settembre in Germania è Annalena Baerbock. L’annuncio da parte della direzione del partito ecologista mette fine ad alcune settimane di dibattito in cui ora Baerbock ora l’altra co-presidente del partito, Robert Habeck, sembrava prevalere sul collega quale possibile Kanzlerkandidat dei Grünen. A differenza di quanto accade ormai dai mesi in seno al fronte moderato ancora diviso sui nomi dei governatori renano Armin Laschet (presidente dei cristiano democratici - Cdu ) e di quello bavarese Markus Söder (leader dei cristiano sociali - Csu), la coppia Habeck-Baerbock ha dato grande prova di fair play. Nessuno sgambetto, nessuna conferenza stampa incrociata, nessuna accusa reciproca. Al contrario, l’unica vera difficoltà incontrata dagli ecologisti è stato mettere d’accordo i due co-presidenti del partito sul chi dovesse fare un passo in avanti.

 

Nel corso degli incontri con la stampa ma anche nelle riunioni interne, al partito, Annalena ha sempre tessuto le lodi di Robert, che da parte sua ha sempre rilanciato su Instagram ogni uscita pubblica della collega in un florilegio di cuoricini. Un’operazione un po’ stucchevole ma efficace, che prova la sostanziale interscambiabilità dei co-presidenti e invia un messaggio chiaro agli elettori: noi siamo uniti, non perdiamoci in personalismi ma concentriamoci sulle sfide del paese. Una strategia confermata dai vertici del partito che hanno chiesto ai due interessati a decidere di comune accordo chi guiderà i Grünen alle legislative. D’altronde, come sintetizzato alla vigilia dell’annuncio dalla politologa Andrea Römmele della Herthie School of Governance di Berlino in un incontro online con la stampa estera in Germania, “Habeck e Baerbock non sono così diversi: lui ha un po’ più di esperienza ma anche lei può farcela”.

 

 

Annalena, 40 anni e due figli, è spesso definita una “tecnocrate”. Un titolo attribuitole per i suoi studi di diritto internazionale alla London School of Economics e il suo lavoro di supporto nell’ordine a parlamentari Verdi a Strasburgo, al Parlamento regionale del Brandeburgo e nelle strutture europee del partito. Nel 2013 diventa parlamentare e portavoce del gruppo verde per le questioni che più stanno a cuore al partito ecologista, quelle ambientali. Esponente anche lei dell’ala “realista”, a gennaio 2018 è eletta co-presidente di Bündnis 90/Die Grünen assieme al compagno di partito Robert Habeck. In un panorama in cui i moderati litigano fra due governatori (maschi) e la Spd ha già scelto l’attuale vicecancelliere Olaf Scholz quale Kanzlerkandidat, la copresidente dei Verdi è la prima candidata donna alla cancelleria federale alle prossime elezioni. Domani come ieri, la nuova Kanzlerkandidatin deve poter contare sul sostegno del suo compagno di partito Robert. Nato nel 1969 a Lubecca, quattro figli e un dottorato in Filosofia in tasca, Habeck è stato vice governatore e ministro regionale dell’Ambiente e dell’Energia nel nordico Schleswig-Holstein, Uomo piacente. definito dalla stampa “il George Cloooney” dei tedeschi, Habeck è un ecologista post-ideologico che ha lavorato prima in coalizione con i socialdemocratici di Torsten Albig e poi in un’alleanza con Cdu e liberali sotto Daniel Günther, dimostrando di non aver paura, fra l’altro, dello stoccaggio di scorie nucleari per ragioni di responsabilità so-ciale.

 

Nel 2019 Habeck lascia Facebook e Twitter dopo che una shitshorm travolge i suoi account a seguito di una sua poco fortunata uscita sul bisogno di restaurare la democrazia nella Turingia dominata dai sovranisti di AfD. Scrittore e poeta, convinto femminista, su Instagram trova il giusto canale per sostenere Baerbock a pié sospinto. Saranno Robert e Annalena, insieme, a completare la svolta della formazione ecologista in un partito post-ideologico che, senza rinunciare alle battaglie per l’ambiente e diritti civili apprese a sinistra, si candida oggi a diventare un partito per tutti. Una serie di elezioni regionali e i sondaggi recenti danno ragione al duo verde: oggi i Grünen sono avvistati attorno al 21%, solo cinque punti sotto all’unione moderata Cdu/Csu e almeno quattro sopra all’ex corrazzata socialdemocratica che, se si votasse domani, raccoglierebbe circa il 17% dei consensi. 

 

Affermare da adesso che la Kanzlerkandidatin dei Verdi diventerà cancelliera federale grazie al supporto di socialdemocratici e liberali oppure con l’appoggio dei moderati, superati in corsa, sarebbe prematuro e avventato. La campagna elettorale è  lunga e la forza della balena bianca tedesca non finisce con il governo di Angela Mer-kel. Ma con questi numeri i Verdi hanno le carte per entrare di prepotenza nel governo federale, con Annalena Baerbock e Robert Habeck entrambi ministri, se lo vorranno.

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