
La dottoressa Ai Fen (foto via Twitter - lilygrutcher)
Dove sono i testimoni della censura di Pechino sulla pandemia?
Sono spariti tutti quelli che suonarono l’allarme a Wuhan. Anche Ai Fen, la prima whistleblower che a metà marzo aveva rilasciato un’intervista clamorosa a un magazine cinese, poi ritirato dalle edicole
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Un buco di sei giorni
Roma. Il primo a scomparire, sconfitto dalla malattia, è stato Li Wenliang, il medico di Wuhan morto il 7 febbraio. Era stato il primo a lanciare l’allerta, che gli costò un fermo di polizia, una “confessione” e una “riabilitazione” post mortem. Poi sono scomparsi altri tre suoi colleghi: Jiang Xueqing (1° marzo); Mei Zhongming, due giorni dopo; e Zhu Heping (9 marzo). Poi il medico di terapia intensiva Peng Yinhua dell’“ospedale del popolo” di Wuhan. Poi Xia Sisi, la gastroenterologa dell’ospedale Union Jiangbei di Wuhan.
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- Giulio Meotti
Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.