Doma i gilet gialli, sfida gli islamisti, denuncia gli ambientalisti, mostra i muscoli sulla riforma delle pensioni e governa senza isteria il virus. L’Europa ha un leader da sogno in campo contro le politiche da incubo. Ragioni per urlare “viva Macron!”
Non chiude le frontiere. Non isola l’Italia. Non si fa intimidire dalle Le Pen. Non si fa turbare dai Mélenchon. Non si fa spaventare dai gilet gialli. Non cede ai ricatti dei sindacati. Non capitola di fronte alle città bloccate. Non mette in ginocchio un paese per un virus. Ingaggia duelli con i populisti di mezza Europa. Sfida i fondamentalismi denunciando gli orrori dell’islam politico. Elogia la religione cattolica sfidando i perbenisti della laicità. Si dice disponibile a offrire asilo politico a una donna come Asia Bibi perseguitata dall’islamismo fondamentalista. Tenta ogni giorno di trovare una terza via sull’immigrazione tra l’estremismo xenofobo e l’estremismo umanitario. Tratta da pari a pari con Vladimir Putin tentando di avvicinare la Russia all’Europa senza far avvicinare l’Europa alla Russia.
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