Guerra? Elezioni? No, lo stato ebraico è angosciato dal traffico, mentre l’Iran è in ginocchio per il virus
Roma. “La piaga di Tel Aviv? Il traffico”, sembrano dire gli israeliani facendo il verso allo “zio” di Johnny Stecchino a Palermo, mentre lo stato ebraico ieri tornava al voto per la terza volta in un anno e già si parlava di una quarta a settembre se non si trovasse una soluzione parlamentare alla contesa fra il Likud del premier Benjamin Netanyahu e il Blu e bianco dell’ex generale Benny Gantz.
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