I manifestanti nella città di Chemnitz in Sassonia (Foto LaPresse)

Perché la Germania non riesce ad arrestare i neonazisti

Marco Malesi

Per il governo 467 militanti ricercati dalla polizia sono ancora a piede libero e rappresentano un pericolo pubblico

In Germania 467 militanti neo-nazisti con un mandato di arresto sono ancora a piede a libero. Il governo ha detto che il numero di militanti di estrema destra ricercati dalla polizia è raddoppiato negli ultimi quattro anni. L'esecutivo ha risposto a un'interrogazione parlamentare di Ulla Jelpke, deputata di Linke, partito di estrema sinistra. La ragione principale della  dell'ascesa dell'ultradestra in Germania è stata l'arrivo dei rifugiati provenienti dalla Siria a partire dal 2015. Negli ultimi tre anni, gli episodi di violenza contro i centri d'asilo sono cresciuti enormemente.

 

Ad agosto ci sono stati dei cortei contro i migranti nella città di Chemnitz in Sassonia. La morte per accoltellamento di un 35enne tedesco di origine cubana, per cui sono stati sospettati un iracheno e un siriano, ha scatenato un'insurrezione popolare sostenuta dai comitati locali dell'Alternative für Deutschland, il partito dell'ultradestra tedesca. Jelpke ha criticato il governo per non avere fatto abbastanza per contenere questi fenomeni di violenza. “Le autorità devono pensare a come catturare questi neo-nazisti in modo più veloce”. Più di un quarto dei neonazisti ricercati dalla polizia è accusato di avere commesso un crimine violento.

 

Le autorità temono che i militanti possano essere recidivi, soprattutto in occasione delle manifestazioni di estrema destra o durante i concerti musicali da loro organizzati. Lo scorso ottobre ci sono stati degli scontri tra la polizia e i militanti durante un concerto neonazista ad Apolda, una città della Turingia. I manifestanti si erano radunati senza il permesso delle autorità. La polizia aveva proibito il concerto dopo l'esperienza dell'anno precedente, in cui 6 mila nazisti provenienti da tutta Europa si erano recati nella cittadina di Themar, a 120 chilometri da Apolda. L'emittente Deutsche Welle ha scritto sul suo sito che i militanti dell'ultradestra diffondono svastiche e bandiere naziste su WhatsApp. Ovviamente questi simboli sono illegali in Germania, ma censurare le conversazioni private sul sistema di messaggistica è molto difficile.

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