La polizia belga a Liegi, sul luogo dell'attacco di martedì (foto LaPresse)

Allevare terroristi in batteria?

Redazione

L’attacco in Belgio potrebbe essere un frutto dell’islamismo da cella

Martedì a Liegi, in Belgio, un uomo in prigione dal 2013 perché aveva commesso alcuni reati è stato liberato per due giorni di prova. Il test è andato nel più orribile dei modi. L’uomo ha attaccato alle spalle due poliziotte in mezzo a una strada con un coltello, ha preso le loro pistole e le ha finite mentre giacevano al suolo. Poi si è infilato in una scuola, forse con l’intenzione di prendere ostaggi. Il comandante di una squadra tattica della polizia – che ormai in Belgio è molto consapevole di essere di fronte a potenziali disastri ogni giorno – ha preso la decisione giusta e ha inseguito l’assassino dentro la scuola per evitare che ci fosse uno stallo. L’uomo ha sparato ancora, ha ucciso un passante, ferito un altro agente ed è stato ucciso. Le fonti dei giornali sono ancora timide, ma durante gli anni trascorsi in carcere il detenuto si sarebbe radicalizzato e sarebbe diventato un seguace dell’islam versione Stato islamico, e martedì i supporter del gruppo su internet celebravano come fanno sempre in questi casi. Siamo di fronte a uno dei frutti velenosi dell’estremismo musulmano in Europa: il potere corruttivo dei periodi di tempo trascorsi in cella. I condannati per reati comuni, come violenza e droga, diventano reclute dei gruppi estremisti islamici.

 

Il carcere è il luogo di formazione per eccellenza dei terroristi, grazie alla sottovalutazione del fenomeno. Non per nulla il capo del Califfato fece un gran salto di qualità quando fu rinchiuso in un campo di detenzione in Iraq, e vale lo stesso per tutti gli altri leader. Bisogna tornare indietro a Osama bin Laden per incontrare un jihadista mai passato per la prigione. Non è un caso, di nuovo, che molte delle espulsioni decise in Italia per ragioni di sicurezza abbiano colpito stranieri già in cella, che avevano manifestato segnali preoccupanti: per esempio avevano celebrato la notizia di attentati. Il che vuol dire che hai voglia a lavorare con successo fuori dalle prigioni, ti toccherà anche risolvere il problema di cosa succede dentro. Altrimenti le celle d’Europa diverranno la bolla dove l’estremismo cresce e prolifera in ambiente protetto per poi essere liberato nelle strade.

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