Non è solo terrorismo, l'Islam integralista dell'Isis è come il nazismo

Marco Carrai
Dobbiamo affermare che non è più tempo di sentirsi in colpa e fare distinguo tenendo solo presente che  l'Islam non è il terrorismo così come il cristianesimo non era la sant'inquisizione ma che l'isis è come il nazismo

Le immagini di Parigi di venerdì notte hanno forse tolto l'ultimo velo alle profetiche parole pronunciate da Papa Francesco qualche tempo fa e nuovamente ieri: siamo pienamente dentro la terza guerra mondiale. Immagini che eravamo abituati a vedere da decenni  in luoghi come Kabul, Beirut, Baghdad sono piombate dentro le nostre case, le nostre vie, i nostri ristoranti, i nostri luoghi di spensierato intrattenimento e ci hanno improvvisamente svegliato dal torpore talvolta buonista talvolta integralista che ci ha avvolto da anni.

 

La Francia - paese che, anche grazie alle sue storiche rivoluzioni ha portato la modernità e la libertà che oggi sentiamo minacciate - è stata attaccata con atti di guerra terroristica e ha risposto con la chiusura delle frontiere. Questa scelta è emblematica di quanto ancora non si sia capito che il nemico lo abbiamo in casa. Coltivato dal buonismo che ha fatto dell'accoglienza senza se e senza ma un mantra e da un altrettanto uguale sentimento di intolleranza che ha messo ai margini non integrandoli generazioni di immigrati che hanno costruito città con proprie regole, dentro città che da 400 anni vivono invece con regole di libertà. Se ancora oggi non possiamo non dirci tutti francesi allora diciamolo fino in fondo ma traiamone le conseguenze. La rivoluzione francese nasce per l'eliminazione di privilegi e per costituire uno stato che abbia una sua propria costituzione dentro la quale i cittadini si riconoscono. E' come il figlio di una famiglia adottiva. Ha un genitore naturale ma, cresciuto da un'altra famiglia vive, convive ed accetta gli insegnamenti della sua famiglia adottiva. Quando non è così succedono solo disastri. Se è vero che nessuna cultura è superiore ad altre, è anche vero che le culture subiscono mutamenti e sarebbe solo falso buonismo non affermare con forza che 400 anni della recente storia ha permesso all'occidente di costruire una piattaforma  tollerante di cittadinanza mentre ancora qualcuno decide di uccidere in nome di Dio. Oggi più che mai, dobbiamo riporre la nostra fiducia nella nostra Intelligence e capacità di prevenzione  anche a costo di veder ridurre momentaneamente - ma solo momentaneamente perché altrimenti avrebbero vinto loro - alcuni nostri diritti. Ma qualsiasi attività preventiva seppur fatta al meglio non servirà da sola se non capiamo che i pazzi non possono trovare posto nella nostra civiltà e nei nostri Paesi. 

 

[**Video_box_2**]Forse, anzi di sicuro, con tutta la forza dobbiamo affermare che non è più tempo di sentirsi in colpa e fare distinguo tenendo solo presente che  l'Islam non è il terrorismo così come il cristianesimo non era la sant'inquisizione ma che l'isis è come il nazismo. Noi siamo più forti solo perché abbiamo le nostre regole e le nostre libertà. In definitiva la nostra cultura. Che va difesa. Ad ogni costo. Così come altre volte è successo nella storia del 900.