La nuova geopolitica del petrolio spiegata da Clò, Floros e Altomonte
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Quali conseguenze avrà il tracollo del petrolio provocato dalla crisi? Per Alberto Clò, accademico e direttore della Rivista Energia, è la “cronaca di una morte annunciata. Non sappiamo quanto durerà ma nulla sarà più come prima. Non ci sono vincitori ma solo vinti. L’industria del petrolio americana rischia di soccombere: lo shale oil che nell’ultimo decennio ha reso possibile il raddoppio della produzione poggia su circa seimila piccole imprese altamente indebitate. Fino a quindici anni or sono, gli Usa dipendevano per l’approvvigionamento dal medio oriente con inevitabili conseguenze geopolitiche ma adesso che hanno raggiunto l’autosufficienza energetica non hanno alcun interesse a coordinarsi con gli altri. In situazioni di abbondanza c’è la tendenza a governare le relazioni internazionali in modo autonomo con il rischio di generare tensioni e conflitti”.
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