LaPresse

Mercati positivi in attesa delle mosse di Draghi

Mariarosaria Marchesano

Fca limita le perdite a Piazza Affari dopo la mancata fusione con Renault che, invece, sprofonda a Parigi. Le previsioni degli analisti sulla guidance dei tassi della Bce

Milano. Giornata positiva per i mercati europei in attesa della riunione della Bce sotto la presidenza di Mario Draghi. Le aspettative degli analisti convergono verso la conferma di una politica di tassi “accomodante” e sulla definizione dei dettagli operativi per la terza tornata di prestiti a lungo termine alle banche, i cosìddetti Tltro. Piazza Affari guadagna circa l'1 per cento a metà mattina sulla scia dell'umore positivo che caratterizza i listini europei. In controtendenza Fca, che perde terreno dopo che nella tarda serata di ieri si è diffusa la notizia che è saltata la fusione con la francese Renault poiché non ci sarebbero le "condizioni politiche" per proseguire la trattativa.

  

In particolare, la casa automobilistica italo-americana presieduta da John Elkann ha deciso di ritirare la proposta di aggregazione, che prevedeva il coinvolgimento anche di Nissan e Mitsubushi, dopo che Renault avrebbe spinto per ottenere maggior peso nell'operazione. Per Fca è così diventato chiaro che “non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo”, come si legge nel comunicato. In questo quadro, conclude, “Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente”. Di fronte alle nozze andate in fumo, il titolo Renault va letteralmente a picco alla Borsa di Parigi (-6 per cento), mentre Fca limita i danni (-1 per cento).

 

L'appuntamento con la banca centrale europea è particolarmente sentito in una fase di rallentamento del ciclo congiunturale, con pochi e contraddittori segnali di ripresa. Quali sono le previsioni degli analisti? “Stimiamo al 65 per cento la probabilità che i tassi saranno invariati fino alla fine del prossimo anno, prima di una lenta normalizzazione allo 0,75 per cento”, dicono gli analisti di Investec aggiungendo che c’è poi un 30 per cento di probabilità di uno scenario ribassista nel quale la Bce taglierà il costo del denaro in una misura moderata, verso la fine dell'anno. Sempre secondo Investec, i Tltro – che sono praticamente cosa fatta – potrebbero essere emessi a un tasso negativo del 20 per cento rispetto al meno 40 per cento dell'ultima tornata.

  

Secondo un report di Intesa Sanpaolo, invece, non è scontato che i dettagli dei prestiti alle banche vengano annunciati oggi. I verbali della riunione di aprile hanno confermato che Draghi intende modulare il prezzo delle nuove aste in base all'evoluzione dello scenario. “La Bce potrebbe, quindi, voler raccogliere maggiori informazioni dai dati e attendere la riunione di fine luglio”, mentre per quanto riguarda i tassi d'interesse, “pensiamo che la Bce vorrà confermare la guidance nella formulazione attuale e che difficilmente introdurrà novità prima di settembre. Il nostro scenario centrale è di un primo rialzo dei tassi a giugno 2020 e quindi di un secondo rialzo per la fine del prossimo anno”

  

È possibile, infine, che l'Eurotower annunci qualche misura per mitigare gli effetti dei tassi negativi che pesano sulla profittabilità delle banche. Secondo uno studio di Deposit Solution, nel solo 2018, le banche dell'Eurozona hanno trasferito alla Bce circa 7,5 miliardi di euro sulle giacenze liquide, ossia 21 milioni di euro al giorno, con un impatto medio sugli utili del -4,3 per cento. La maggior parte di questi pagamenti è stata effettuata da banche tedesche, francesi e olandesi.

Di più su questi argomenti: