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Mercati fiduciosi sulla Brexit

Mariarosaria Marchesano

Dopo la bocciatura del “no deal” e l'apertura di Tusk, il Parlamento britannico voterà oggi una mozione per rinviare la scadenza del 29 marzo

Milano. Un'altra giornata di passione per la Brexit con i mercati europei positivi in apertura dopo che ieri sera il Parlamento inglese ha detto no alla possibilità di un'uscita senza accordo della Gran Bretagna dall'Unione europea, eventualità che gli investitori vedono come il fumo negli occhi per il caos che potrebbe generare. In giornata la Camera dei Comuni voterà una mozione per decidere se protrarre o meno la data di uscita fissata per il 29 marzo. Il timore è che il Regno Unito stia perdendo un po' il controllo della situazione. Nelle ultime ore è comunque cresciuto l'ottimismo dopo la dichiarazione del presidente del consiglio europeo, Donald Tusk, il quale ha detto di voler chiedere ai 27 paesi membri la disponibilità a“una lunga estensione di una data di uscita” in modo da concedere alla Gran Bretagna il tempo necessario per ripensare alla sua strategia sulla Brexit.

 

Come ricorda Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners, nella sua analisi giornaliera sui mercati, se “la proroga fosse lunga, il Regno Unito dovrebbe partecipare alle elezioni europee”. Non solo, per Sersale l'estensione di un anno o più apre a scenari come le elezioni anticipate, o anche un nuovo referendum e “l'incertezza legata a questi scenari potrebbe causare volatilità sui mercati, dopo una fase di sollievo perché la deadline del 29 marzo è disinnescata”. 

 

“Una delle grandi questioni a cui gli investitori guardano con attenzione è quale motivazione esattamente il Regno Unito presenterà all’Unione Europea per giustificare un'estensione dell'articolo 50 - dice Stephanie Kelly, economista di Aberdeen Standard Investments -  Il problema è che, con il Parlamento così diviso sulla questione Brexit, non è chiaro chi abbia esattamente l'autorità sufficiente per presentare una ragione chiara e convincente. Il fatto di trovarsi di fronte a una eventuale richiesta di proroga sarà frustrante per l'Unione Europea, ma è estremamente improbabile che essa possa rifiutarla. I costi per entrambe le parti sono ancora troppo elevati".

 

Mentre si attende col fiato sospeso il responso da Londra, le Borse europee dimostrano fiducia per un esito positivo della vicenda, con il listino milanese che guadagna quasi l'1 per cento dopo le prime due ore di contrattazioni. Stamattina a Piazza Affari ha debuttato in netto rialzo la Seif, la società editrice del Fatto Quotidiano, che ha visto Marco Travaglio partecipare al rito del suono della campanella. Ma il protagonista della giornata di Borsa è il titolo del gruppo Leonardo, guidato da Alessandro Profumo, che ha aperto la seduta con un balzo del 7 per cento e prosegue a metà mattinata con un guadagno che sfiora il 10 per cento, grazie ai conti molto positivi del 2018.  Durante la conference call con gli analisti, Profumo ha detto che intende rafforzare la presenza nei settori aerospazio, difesa e sicurezza crescendo sui mercati internazionali. La crescita è attesta stabile in Far East ed Europa, e in aumento in Middle East e Usa.

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