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E' meglio farlo aziendale

Redazione

L’accordo con Fca dice che si può contrattare senza Cgil e Confindustria

Gli 87 mila dipendenti della Fca e delle altre aziende collegate, Cnh e Ferrari, hanno il nuovo contratto aziendale, che dura quattro anni e riconosce un aumento medio di 144 euro al mese e rilevanti innovazioni normative che rafforzano il welfare aziendale, l’assistenza sanitaria integrativa, il sistema partecipativo e il nuovo regime dell’inquadramento delle categorie, già sperimentato nel corso della vigenza contrattuale precedente.

 

La Fca, com’è noto, è uscita da Confindustria e quindi stipula un proprio contratto di lavoro con i sindacati che hanno accettato la nuova situazione, Cisl, Uil, e Fismic. L’accordo è stato raggiunto dopo complesse trattative durate quattro mesi, ma senza un’ora di sciopero. Ora la Fiom prevedibilmente ripeterà il tentativo, già fallito in passato, di fare saltare l’accordo, che però sarà sottoposto al giudizio dei lavoratori. Insomma si possono fare buoni accordi anche lontano dai sindacati, si possono costruire intese nonostante il settore automobilistico sia al centro di una operazione fiscale punitiva da parte del governo. Tutti quelli che prevedevano che uscendo dal contratto nazionale dei metalmeccanici i lavoratori e l’azienda sarebbero finiti nei guai ricevono ora l’ennesima smentita. In una fase di crisi generale e ancora più acuta nel settore automobilistico, l’accordo nella più grande impresa manifatturiera del paese rappresenta un elemento di speranza, di fiducia nel futuro, che purtroppo va in controtendenza. Sullo sfondo c’è l’impegno di Fca per investimenti in Italia, tutt’altro che scontati dopo l’adozione di un regime fiscale che penalizza alcune automobili del catalogo Fca, investimenti che se realizzati con successo eviteranno cali dell’occupazione, e anche questo dato va registrato con soddisfazione. Purtroppo il vecchio slogan di Gianni Agnelli secondo cui “quel che va bene per la Fiat va bene per l’Italia” è ormai fuori corso. Comunque, anche se non rappresenta una tendenza generale l’accordo Fca ha un suo valore intrinseco e potrebbe essere un esempio di evoluzione delle relazioni industriali, che Confindustria e Cgil sicuramente intenderanno.

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