Sfiduciato l'ad di Tim Genish, la Borsa reagisce male
Il cda straordinario di Telecom Italia, a maggioranza, ritira le deleghe all'amministratore delegato. Il titolo perde a Piazza Affari
Milano. Seduta burrascosa per il titolo di Telecom italia che, dopo un avvio positivo, ha cominciato a perdere pesantemente (-1,2 per cento a metà mattinata) con la notizia della rimozione dell'amministratore delegato, Amos Genish. La decisione è stata assunta a maggioranza e con effetto immediato durante un cda straordinario che si è svolto a Roma stamattina. Imposto dai francesi di Vivendi, Genish sembra non aver mai conquistato pienamente la fiducia di Elliott, azionista rilevante del gruppo. Infatti, secondo le indiscrezioni riferite dall'agenzia Adnkronos, la sfiducia che ha portato alla revoca delle deleghe a Genish è giunta proprio dai consiglieri espressione del fondo Elliott mentre quelli in quota Vivendi hanno confermato il sostegno al manager. Le deleghe sono state provvisoriamente assegnate al presidente del consiglio di amministrazione, Fulvio Conti, ed è stata convocata una nuova riunione per il giorno 18 novembre 2018 con all'ordine del giorno la nomina di un nuovo amministratore delegato. L'ultimo consiglio di Telecom Italia, chiamato per approvare la trimestrale, aveva già registrato tensioni a livello di guardia e un crescente isolamento di Genish, che non aveva gradito la maxi svalutazione da 2 miliardi di euro, che ha portato i conti del gruppo in profondo rosso nei primi nove mesi.
Ultime ore per correggere il tiro sulla manovra
Intanto, sul fronte delle Borse europee, le tensioni macroeconomiche, la Brexit e le polemiche sul bilancio italiano sembravano nella fase di avvio non riuscire a scalfire la voglia di rimbalzo dopo settimane di pressione. I listini hanno aperto tutti in positivo stamattina, anche se il clima è sostanzialmente di attesa soprattutto per l'esito della vicenda che riguarda il nostro paese che rischia la procedura d'infrazione se entro oggi non correggerà la manovra economica secondo i parametri suggeriti da Bruxelles. E le preoccupazioni sembrano più che giustificate: lo spread è salito a 310 punti base con il rendimento dei titoli di stato decennali schizzato al 3,49 per cento. C'è molta attesa su come si evolverà la giornata a Palazzo Chigi dove è stato convocato per stasera alle ore 20 il consiglio dei ministri che dovrà decidere in modo definitivo cosa rispondere alle osservazioni di Bruxelles. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, e premier Giuseppe Conte vorrebbero ridurre le stime di crescita per il 2019 passando dall'1,5 per cento all'1,2. Ma i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, non hanno alcuna intenzione di cedere.
Divergenze Parallele