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Zero crescita nel primo trimestre gialloverde. Che succede in Borsa

Mariarosaria Marchesano

I dati Istat rallentano il listino di Milano: il pil è fermo per la prima volta da tre anni. Pesano anche le incertezze sulla manovra che domani dovrebbe arrivare in Parlamento

Milano. Partenza positiva per le Borse europee che seguono il buon andamento dei mercati asiatici, mettendo da parte le
preoccupazioni sulla guerra commerciale Usa-Cina, che hanno pesato ieri su Wall Street. Ma Piazza Affari modera l'entusiasmo dopo il rimbalzo di ieri e a metà mattinata comincia a perdere terreno (il Ftse Mib -0,6 per cento), complice la diffusione dei dati Istat sul pil italiano nel terzo trimestre. A un certo punto, il listino milanese sterza in territorio negativo proprio in concomitanza dell'annuncio Istat: "La crescita resta stagnante dopo tre anni". Nel terzo trimestre del 2018, l'Istituto di statistica calcola che il pil sia rimasto invariato rispetto al trimestre precedente e il tasso di crescita sullo stesso periodo del 2017 è in rallentamento allo 0,8 per cento. Intanto, per domani è previsto l'arrivo in Parlamento la legge di Bilancio che continua a cambiare nei numeri, nella composizione e nei tempi delle misure, dopo essere stata bocciata dalla Commissione europea. In un'intervista al Corriere, il sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri, ha spiegato che per "quota 100" l'obiettivo è febbraio mentre per il reddito di cittadinanza "servirà qualche mese in più". Oggi gli occhi degli investitori sono puntati sui dati macro: oltre al pil italiano è atteso il pil europeo sempre del terzo trimestre, oltre ai dati sull'inflazione e la disoccupazione tedesca.

   

In rialzo i rendimenti dei Btp da fine settembre

Lo spread Btp-Bund è sceso a quota 293 punti con un rendimento dei titoli decennali che si aggira intorno al 3,3 per cento. Stamani il Tesoro offre fino a 5,5 miliardi di euro nelle riaperture dei titoli a cinque e dieci anni. I tassi, segnala l'agenzia Reuters, sono visti in sensibile rialzo rispetto ai collocamenti di fine settembre: il rendimento del Btp a cinque anni quotava in chiusura ieri al 2,60 per cento dal 2 per cento circa dell'asta di fine settembre. Se confermato, aggiunge Reuters, si tratterebbe del massimo da dicembre 2013. Invece le obbligazioni a 10 anni scambiavano ieri al 3,34 per cento dal 2,90 per cento di fine settembre (sarebbe il massimo da febbraio 2014).

    

Leonardo sotto pressione per l'incidente di Leicester

Sul listino milanese salgono le banche (in particolare Ubi Banca,  Intesa Sanpaolo, Mediobanca), in attesa dei dati sugli stress test europei in programma per venerdì 2 novembre. In coda al listino Leonardo, produttore dell'elicottero del presidente del club calcistico inglese Leicester, precipitato sabato. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, inoltre Eni e Leonardo potrebbero essere coinvolte insieme a Ferrovie e Cdp nell'offerta di Alitalia. Telecom Italia, sensibile al costo del debito italiano, fa meglio del comparto in Europa grazie anche alla promozione di Deutsche Bank. Il cda potrebbe oggi concedere l’esclusiva al fondo Usa I Squared Capital per la cessione della controllata Persidera. A spingere il titolo anche l’effetto Bolsonero: La Borsa di Rio de Janeiro ha messo a segno sei settimane di rialzo consecutivo. Fiat Chrysler fa invece meno bene del settore auto europee, perché le possibili novità in arrivo dalla Cina in termini di apertura del mercato non avrebbero un impatto positivo immediato sul gruppo.

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