(foto di Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

L'Italia (quasi tutta) si schiera a favore dell'embargo al gas russo

Giuseppe de Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Breve rassegna di posizioni riguardo all’importazione di gas e petrolio dalla Russia. Una specie di tribuna politica in sintesi per essere pronti nelle conversazioni a cena. Quella ufficiale del governo oggi è stata ulteriormente definita nell’incontro tra Mario Draghi il primo ministro olandese Mark Rutte (per i cultori della politica europea si rompe una tradizione con la convergenza quasi completa tra Italia e Paesi Bassi). Intanto Roberto Cingolani compila la lista della spesa energetica.

 

Per gli schieramenti politici partiamo da Enrico Letta, titolare di una linea chiara e forte da prima dell’inizio della guerra di aggressione russa. Con lui mettiamo in campo anche la grande maggioranza del parlamento europeo. Poi mettiamo a confronto due personaggi pubblici e capaci di qualche influenza politica e che, in passato, si sono incontrati (indirettamente), con uno, quello allora forte, che fece maltrattare quello allora debole. Ma uno, Pierluigi Bersani, ha comunque formazione e stoffa da politico vero e da uomo di governo e, quando si va al dunque, sa scegliere la parte giusta, mentre l’altro, Beppe Grillo, è il campione mondiale di buttamento in caciara e poi c’è che quando ci guardano dall’estero, cioè con la visione di chi informa non gli italiani ma gli altri, diamo proprio l’idea di essere destabilizzanti per l’Ue e la Nato.

 

Le tre "cose" principali

 

Fatto #1

Dicevamo che il blocco al carbone russo era una cosa da nulla, quasi solo un gesto simbolico, ma per la Germania è troppo anche quello e si è battuta per una bella proroga, ottenendo il rinvio del blocco ad agosto. Insomma, qui si sta ponendo un problema tedesco in Europa e forse va affrontato con strumenti politici e determinazione europeista. Si potrebbe perfino arrivare alla sorprendente idea di mettere a carico del resto dell’Europa un’azione di sostegno che consenta alla Germania di affrancarsi più rapidamente dall’energia russa.

 

Fatto #2

Dopo la presentazione del Def arrivano le contestazioni sindacali. La Cgil chiede di più e qualche forma di tassazione patrimoniale, la Uil punta al potere d’acquisto e all’energia e parla di non ben precisate speculazioni.

 

Fatto #3

Eppure investono (le aziende italiane). È un classico caso di attese positive sul futuro, con le aziende che hanno corso verso il recupero di competitività per stare dietro all’aumento di domanda previsto e realizzato con la fine della pandemia e che ora potrebbero fare la stessa cosa con la guerra e con le restrizioni ai consumi energetici e alle materie prime

 

Oggi in pillole

 

  • Giuliano Amato frena le obiezioni costituzionali al sostegno militare all’Ucraina.
  • Mai così pochi nella storia a chiedere il sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti. Joe Biden ha qualcosa da rivendicare, lo fa con understatement.
  • Lia Merminga, nata in Grecia, dirige il FermiLab solo da due giorni e già potrebbe essere in grado di dare l’annuncio della scoperta di una massa molto differente per i Bosoni W e così dare un’altra scossa al modello standard (il sistema complessivo di descrizione della fisica delle particelle per ora accettato come più efficiente). Intorno alle 20 italiane se ne saprà di più.
  • Comincia il Master di Augusta (Georgia), sì c’è anche Tiger Woods, che mette alla prova il chirurgo da cui è stata sistemata la sua gamba tutta rotta.
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