di cosa parlare stasera a cena

Il 25 aprile festeggiamo la fine di una prigione morale e politica

Giuseppe De Filippi

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Inutile perdersi nelle liti con chi cerca rogna, in chi approfitta del 25 aprile per trasformarlo in una grottesca operazione antisemita e di contrasto a Israele. Tempo sprecato anche quello dedicato a cercare la sfumatura di maggiore efficacia nelle parole di condanna del fascismo o di esaltazione della vittoria democratica. Il fascismo è stato una non-ideologia, è stato la negazione della democrazia, dei suoi riti (prima irrisi, non solo dai fascisti, e poi vietati dai fascisti), dei suoi progressi e dei suoi impacci. Ed è stato la negazione della libertà, dell’espressione libera del pensiero e della formazione libera di associazioni, del lavoro come strumento di promozione e del mercato come luogo in cui far competere libera iniziativa e nuove idee. Il fascismo nasceva dall’odio per tutte queste splendide conquiste della modernità, cui non aveva, però, nulla da contrapporre, né aveva nulla con cui sostituirle. E la vita pubblica e quella privata delle persone finirono irregimentate in un tetro statalismo, nell’etica controllata dal potere, nell’obbedienza non intelligente, nel conformismo. Il 25 aprile festeggiamo la fine di quella prigione morale e politica

   

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Fuori dalle operazioni di propaganda spicciola ci sono le parole del presidente Sergio Mattarella

 

anche nella visita a Civitella Valdichiana, dove ci fu una strage nazifascista

 

e c’è l’attualizzazione dell’antifascismo fatta dal Foglio

 

e le parole di Giorgia Meloni

 

e il ricordo solidale da chi oggi rappresenta le forza alleate che hanno liberato l’Italia e sostenuto la Resistenza

 

  

Fatto #2

E ancora più sull’oggi e sui pericoli di oggi e sulla necessità di organizzare le democrazie per tutelare i loro valori serve leggere bene e tenere a mente ciò che oggi ha detto Emmanuel Macron

  

Fatto #3

Mentre i pericoli per la libertà di pensiero e di espressione possono venire anche dal controllo pervasivo della società attraverso le piattaforme social. Ue e Usa sono sempre più consapevoli del rischio costituito da chi governa la circolazione delle idee su TikTok. Guardate che succede quando si scrive qualcosa che irrita il regime cinese

   

 

Oggi in pillole

  • Matteo Salvini punta tutto alle europee sul generale Roberto Vannacci, candidandolo da indipendente in tutti i collegi per la Lega. E lo annuncia oggi, forse per far risaltare polemicamente, secondo i suoi gusti e il suo stile di comunicazione, la presenza nelle liste di una persona che ha sempre rifiutato la categoria dell’antifascismo, rifugiandosi anche in scappatoie lessicali e un po’ infantili
  • Un criptofascista, dice Riccardo Magi
  • Salvini presentava il suo ultimo libro
  • Oltre le sanzioni all’Iran, il provvedimento americano contro la violazione dei diritti umani da parte del regime islamico
  • Olaf Scholz, cancelliere tedesco, va dritto al punto e chiede il rilascio degli ostaggi presi da Hamas, tra i quali anche cittadini tedeschi, senza riferimenti a richieste di cessate il fuoco o ad altro
  • Donald Trump usa i processi come ribalta mediatica e chiede l’immunità