Foto: Ansa/Fabio Frustaci

di cosa parlare stasera a cena

Le mosse del governo per smarcarsi dal gas russo

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

La guerra non si ferma malgrado il primo, molto sbilenco, tentativo di trattativa tra russi e ucraini. Qualcosa però forse può avvenire grazie a una mediazione francese. Qui sotto le notizie che danno con chiarezza il quadro di questo dramma.

Ma è opportuno anche parlare di energia, e cioè di uno degli aspetti più sentiti in Italia, dopo la terribile vicenda umanitaria, e fatto anche oggetto di propaganda. Oggi sono arrivate decisioni del governo sugli approvvigionamenti energetici. L'efficacia delle misure italiane per la sicurezza energetica, e di quelle tedesche, è uno dei passaggi fondamentali per smontare la parte tra il minaccioso e il propagandistico della narrazione putiniana. Per questo il consiglio dei ministri di oggi segna un momento di passaggio, andando a completare le anticipazioni del ministro Roberto Cingolani, in buona parte sul Foglio, e quelle di Mario Draghi, con il suo noto accenno al recupero dell'uso del carbone. Mentre Luigi Di Maio, con il capo azienda dell'Enel, è in Algeria a trattare su aumenti di forniture da un paese che ha maggiori possibilità di export.

Per I fornitori russi non ci sono molte vie d'uscita da questa trappola. E dalla Russia, sembra un modo per tenersi agganciati a un cliente vitale, continuano ad arrivare flussi perfino aumentati.
 


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Le tre "cose" principali:

Fatto #1: l'orrore e la vergogna dell'aggressione russa all'Ucraina. Con la riduzione delle opzioni militari tattiche a disposizione degli invasori, per la capacità di resistenza mostrata dall'esercizio ucraino, c'è il passaggio alla distruzione delle case, agli obiettivi civili.

E la situazione a Kyiv.

Fatto #2: tra pressioni e voci discordanti c'è anche il piano che certamente contrasta di più la strategia russa, quello per l'adesione dell'Ucraina all'Ue.

Simboli utili.

Sono 500.000 i rifugiati nei paesi vicini.

Fatto #3: e gli oligarchi che si scocciano.

 

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