Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Quei 5 stelle che detestano Di Maio

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Insomma fate questo benedetto governo.

 

  

I 5 stelle che detestano Di Maio e smontano i suoi giochetti.

 

 

Altri 5 stelle, sempre romani, che detestano Di Maio.

 

 

Ecco, appunto.

 

 

E quindi, un paio d'ore dopo, siamo al Viminale? E chi lo vuole?

 

 

Qualcosa si sbloccava intanto.

 

 

E appunto potete dire a cena che quando si discute di ministri e ministeri significa che l'accordo sta arrivando.

 

 

Oppure provate a capire che vuole dire Grillo, forse intende dire che bisogna mettersi d'accordo per governare senza darsi troppe arie di rinnovamento. O forse si è scocciato un'altra volta.

 

 

E se Grillo promuove Conte la stessa cosa fa Trump, che scrive a memoria e quindi è più sincero e sbaglia il nome. Pensate al rodimento interiore di un Di Maio.

 

 

Effettivamente anche Trump sa che il bisconte fa fuori Salvini e il sovranismo.

 

 

Saggiamente Giuliano da Empoli ci mette in guardia dalla crisi twittata.

 

 

In ogni caso si consiglia a Di Maio per il prossimo giretto in Francia di farsi due chiacchiere col presidente Macron o con qualche suo consigliere e di lasciar stare i gilet gialli.

 

 

Lo so, lo so, a voi va di più di parlare dei perdenti, degli sconfitti, dei marginalizzati. Sul piano personale su Salvini si è scritto molto ultimamente e troverete ampi ritratti e fenomenologie salviniane. Vuole entrare nella categoria, senza una vera ragione, Carlo Calenda improvvisamente e insensatamente diventato impolitico e incapace di comprendere la ragione politica.

 

 

Come andarsi a mettere ancora di più nei guai.

 

 

Buona cosa.

 

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