Oggi, più che dalla politica, è prodotta dagli automatismi della vita sociale tecnologizzata. Ferrara, Fofi, Ginzburg: un’analisi a più voci nella rivista "Vita e pensiero"
Non se ne parla più da tempo, ma che cos’è (se esiste ancora) un’egemonia culturale? Nell’ultimo numero appena uscito (il 2/2023) la rivista Vita e Pensiero ha chiesto di pronunciarsi in proposito a Giuliano Ferrara, Goffredo Fofi, Lisa Ginzburg e Chiara Valerio, voci piuttosto dissonanti sia nella definizione di egemonia, sia nel modo di contrastare o neutralizzare quei danni che può infliggere a quelle libertà di pensiero e di espressione che le nostre costituzioni dichiarano di difendere. Gli interrogativi posti dalla rivista sono stati in particolare tre: (1) L’egemonia di sinistra è stata sostituita da una egemonia di destra? (2) E quella di gramsciana memoria è davvero tramontata per sempre? (3) Nell’èra dell’omologazione culturale e della cancel culture, della tecnoscienza e del nichilismo, cosa resta dell’engagement? Non mi sembra che i chiamati a rispondere abbiano molto tenuto conto di questi interrogativi, ma è di per sé interessante il modo in cui hanno a loro volta posto liberamente il problema dell’egemonia partendo dai loro personali punti di vista.
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