la premiazione

Annie Ernaux ha vinto il Nobel per la Letteratura

L'autrice del libro, poi trasposto in pellicola, l'Evento è stata insignita del premio, nonostante tutti i pronostici dessero per favorito Salman Rushdie

Redazione

È Annie Ernaux la vincitrice del Nobel per la letteratura. Il premio le è stato assegnato alle 13: "Per il coraggio e l'acutezza clinica con cui scopre le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale". La scrittrice francese, originaria di Lillebonne, è autrice degli Anni, ma anche dell'Evento, libriccino che racconta la sua esperienza di aborto clandestino nella Francia degli anni Sessanta e che è stato trasposto in un film, vincitore della Mostra del cinema di Venezia. Ernaux ha scritto anche Guarda le luci, amore mio, interessante reportage sulla realtà dei supermercati, di cui abbiamo già parlato in queste pagine.  

 


I Nobel per la Letteratura 

L'anno scorso il Nobel per la Letteratura l'aveva vinto Abdulrazak Gurnah, romanziere originario della Tanzania, "per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo". Quest'anno il nome che svettava tra tutti era quello di Salman Rushdie, colpito al collo con un coltello da un attentatore ad agosto scorso. Autore dei Versetti satanici, per i quali è stato condannato a morte dall'Iran dell'Ayatollah Khomeini. Ma tra i nomi papabili c'era anche il più controverso Michel Houellebecq, il grande scrittore francese di "Sottomissione" e “Serotonina”. Terzo tra i nomi più chiacchierati e gigante della letteratura era Cormac McCarthy: lo scrittore che ha dato vita alla Strada, libro diventato un classico, ha come unico ma considerevole scoglio quello di essere americano: non il profilo preferito dalla giuria, quindi.  

 

Tra i candidati con qualche carta in meno si trovavano il sempre presente Haruki Murakami e Margaret Atwood, la cui fama è esplosa dopo Il racconto dell'ancella e poi molto discussa per la sua firma su una lettera che esprimeva un'opposizione netta alla cancel culture (appello che ha trovato l'appoggio anche di Rushdie, tra gli altri). Si era fatto il nome di Don DeLillo, la cui ultima fatica, Rumore bianco, è stata da poco tradotta in una pellicola presentata alla Mostra del cinema di Venezia; ma anche quello di Amitav Ghosh, autore indiano estremamente attento ai temi del cambiamento climatico.