La galleria degli orrori (restaurati)

In Spagna scoppia un nuovo caso "Ecce Homo": un discutibile restauro rovina una statua di San Giorgio. E ritorna in mente il famigerato lavoro del 2012 sul dipinto di Cristo a Borja. Che però ha fatto crescere il turismo

Enrico Cicchetti

È successo ancora. Un altro pasticciato "restauro artistico", questa settimana ha fatto ribollire i social network spagnoli, riportando alla memoria il famigerato "restauro" del 2012 di un dipinto dell'Ecce Homo a Borja, in Spagna. Anche quella volta una pensionata, Cecilia Giménez, benché munita di buone intenzioni, aveva manomesso e distrutto un affresco secolare di Cristo. A quei tempi , persino il Monde e il New York Times ripresero la storia della pittura sfigurata. Su Twitter, invece, gli utenti avevano postato decine di parodie sotto l’hashtag #eccemono, storpiando l'originale latino con la parola mono che in spagnolo significa scimmia. Ma nel frattempo – per una sorta di buon karma – i flussi turistici (ed economici) per il piccolo villaggio di Borja sono saliti alle stelle. Il disastro artistico ha ispirato addirittura un'opera comica.

   

Questa volta, il discutibile restauro è stato quello di una scultura in legno di San Giorgio risalente al XVI secolo. L'opera si trova all'interno della Chiesa di San Michele nella città di Estella, nella regione della Navarra, al nord est della Spagna. Le immagini condivise sui social lo scorso fine settimana mostrano il guerriero che uccide il drago coperto da uno strato di vernice acrilica che ha eliminato tutte le sfumature prima esistenti. Ma ancora più scioccante è il volto del santo, che sembra uscito da un vecchio cartone animato. Karmacolor, la società incaricata dei lavori di restauro, aveva caricato un video su Facebook che mostrava ogni fase del progetto, ma ora è stato rimosso. L'Associazione dei Conservatori e restauratori di Spagna (Acre) ha dichiarato che il risultato "mostra una spaventosa mancanza di formazione del tipo richiesto per questo tipo di lavoro". Si è scoperto che i responsabili della chiesa hanno ingaggiato un laboratorio di arti e mestieri per eseguire il restauro di un'opera d'arte di epoca gotica. Fonti dell'ufficio dell'arcivescovo di Pamplona hanno detto lunedì all'agenzia EFE che il parroco non voleva che la scultura venisse rifatta: "Voleva solo ripulire uno spazio che era sporco". L'Acre nota che qualsiasi azione condotta sul patrimonio culturale spagnolo è coperta dalla legislazione statale e, in questo caso, anche dalle leggi della Navarra, secondo cui qualsiasi lavoro di conservazione e restauro deve essere effettuato da personale altamente specializzato e accreditato che lavora sotto la supervisione amministrativa. Mentre hanno iniziato a girare in rete dei "meme" che sfottono il restauro, ora gli esperti dovranno analizzare il San Giorgio per determinare se può essere riportato al suo aspetto originale. Nel frattempo, Acre ha detto che presenterà un reclamo legale contro i responsabili di "questo sfortunato intervento" che ha provocato "la distruzione di parte del patrimonio culturale della Navarra".

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