Sei mesi senza “Repubblica”. La protesta per la metro di Roma chiusa

Commercianti e residenti offrono la torta accanto alla fermata chiusa, con candeline, brindisi e striscioni

Nel cuore di Roma, tra le terme di Diocleziano e il teatro dell'Opera, langue la fontana delle Naiadi. È spenta da febbraio per un problema di infiltrazione nella stazione della metropolitana di Roma “Repubblica”. Ma anche la stazione langue: è chiusa da sei mesi. Nell'incidente del 23 ottobre erano crollate le scale mobili della centralissima fermata della linea A, decine di passeggeri erano rimasti feriti. Oggi commercianti e residenti della zona hanno dedicato alla stazione un festeggiamento: una torta per protestare accanto al varco chiuso, con tanto di candeline, brindisi e striscione con scritto “Vergogna”. I negozianti tra via Nazionale e piazza della Repubblica – che nei mesi scorsi si sono riuniti più volte per protestare e che hanno anche deciso di sporgere denuncia contro Atac – da quando la stazione è ferma hanno visto ridursi gli incassi “dal 30 al 70 per cento”, come ha spiegato a Roma Today Cristina Barletta, portavoce del comitato civico per la riapertura della stazione Repubblica. Da ottobre, mano a mano, sono state chiuse anche la fermata Barberini e Spagna, sempre a causa dei malfunzionamenti delle scale mobili.