Amatrice ricoperta di neve (foto LaPresse)

Le casette d'emergenza ad Amatrice non bastano per tutti e il sindaco le sorteggia

Redazione

Ne hanno fatto richiesta 31 famiglie, ma ci sono soltanto 25 alloggi. Tra un ritardo burocratico e l'altro, il sindaco Sergio Pirozzi ringrazia il "senso di comunità"

Ad Amatrice sono state sorteggiate le prime 25 casette da destinare ad altrettante famiglie sfollate dopo il terremoto del 24 agosto scorso. Per il campo “Amatrice zero” sono stati messi a disposizione 19 alloggi da 40 metri quadrati, 5 casette da 60 e una da 80 metri. Le Soluzioni abitative d'emergenza - si chiamano così - non offriranno però riparo a tutte le famiglie che ne avevano fatto richiesta, cioè 31. Il sindaco Sergio Pirozzi ha effettuato il sorteggio davanti a un notaio invocando e ringraziando il “senso di comunità”: le prime richieste per ottenere le Sae, spiega Pirozzi, sono pervenute da chi effettivamente non può spostarsi da Amatrice.

 



 

“Siamo in ritardo” nelle procedure di smaltimento delle macerie e di abbattimento, ammette Pirozzi, che allo stesso tempo ha chiesto di attivare procedure urgenti per “dare risposte alla vita quotidiana” dei cittadini. “Se i comuni avessero potuto decidere, affiancati dalle eccellenze del paese tra le forze dell'ordine, oggi metà delle macerie non ci sarebbero più”, afferma il sindaco prendendosela con la colpevolissima burocrazia, come ha già raccontato in dettaglio Giuseppe Sottile.



“Con questo sorteggio diamo certezza alle famiglie che potranno rientrare in casa e un po' di 'scossa' per far finire il prima possibile le opere di urbanizzazione circostanti, e mi riferisco a marciapiedi e similari”, dice Pirozzi, che poi aggiunge: “Il Genio sta facendo un grande lavoro, ora ha il compito di accelerare per dare uno spazio giusto e vivibile alla mia comunità. Abbiamo voluto assegnare oggi, nonostante il meteo avverso e le nuove scosse, per dimostrare che non ci fermiamo. Non ci siamo mai fermati e non perdiamo la speranza”.